Cultura & Società

“PAINTBOX PERFORMING THE DIVISION BELL”

 

 

Al Loft 128 di Spoltore il 15 NOVEMBRE la tribute band abruzzese eseguirà integralmente l’album del 1994 dei Pink Floyd –

Spoltore (Pe) Il 15 novembre altro imperdibile appuntamento per gli amanti della grande musica: al Loft 128 di Spoltore, con inizio alle ore 22.30, i Paintbox – Pink Floyd Tribute Band eseguiranno integralmente THE DIVISION BELL, l’album del 1994 della band inglese.

Dopo lo spettacolo sold out di Aprile dedicato al capolavoro assoluto The Wall, i Paintbox ritornano al Loft 128 proponendo l’esecuzione integrale di quello che doveva essere l’ultimo album dei Pink Floyd in studio. È uscito in questi giorni, a vent’anni di distanza, “The Endless River”, il primo dalla morte di Richard Wright, descritto proprio come il “canto del tastierista storico dei Floyd.

“The Endless River” è un album quasi integralmente strumentale, basato su materiale inedito che il gruppo registrò con Wright durante le sessioni per The Division Bell nel 1994, con un solo brano cantato “Louder than words”, singolo di lancio di quello che molti indicano già come l’album campione di vendite dell’anno.

 

Sul palco del Loft 128 i Paintbox saranno coadiuvati da strumentisti e coriste, necessari per rendere possibile la riproposizione, quanto più fedele all’originale, di un disco molto complesso nei suoni.

È questo l’ennesimo progetto ambizioso della tribute band abruzzese che ha già proposto integralmente altri lavori storici dei Pink Floyd quali Wish you were here, Animals ed il già citato The Wall.

 

Roberto “Gilmour” Mastro e Fabrizio “Waters” Carota spiegano il motivo per cui ora proprio  The Division Bell: “La scelta di eseguire questo disco è stata fatta prima di sapere che in questi giorni sarebbe uscito il nuovo lavoro dei Floyd. Siamo orgogliosi di poter proporre un album non facile che amiamo molto. Da fans ci piace pensare di non esserci fermati agli anni’70, ma di aver fatto un percorso con la loro musica. The Division Bell fa capire cosa erano i Pink Floyd negli anni’90: il mix di modernità e classico sound floydiano lo rende un lavoro fantastico  a nostro giudizio. Questo disco è luce pura, The Wall era la tenebra, volendo usare una metafora. Certamente contiene tematiche non semplici come l’assenza di comunicazione, il redimersi e chiedere scusa alle persone dopo aver avuto una vita di un certo tipo,  ma sotto la guida di Gilmour le atmosfere sono meno tetre ed opprimenti e sicuramente sognanti.

È un peccato che non si parli mai di questi aspetti, non bisogna separare testi e musiche : si pensa che sia sempre e solo il disco degli anni’90 e per noi non è così, visto che ci sono anche riferimenti a Roger Waters in “Poles Apart” o “Lost for words”.

La gemma è senza dubbio “High Hopes” che chiude il lavoro con uno dei solo più belli dell’intera storia della musica.

Ci teniamo a specificare che anche in questa occasione ci avvarremo di un supporto video, però l’enfasi sarà sulla musica. Più avanti proporremo magari anche Pulse, ma questa sarà una serata dedicata a The Division Bell e l’aspetto musicale sarà preponderante ”.

 

THE DIVISION BELL, quattordicesimo album in studio dei Pink Floyd, ha venduto più di 12 milioni di copie nel mondo raggiungendo la vetta delle classifiche in molti paesi del mondo, fra cui Gran Bretagna, Stati Uniti ed Italia (da noi sarebbe diventato il più venduto in assoluto del 1994).

Alla pubblicazione del disco seguì un tour negli Stati Uniti ed in Europa: da questa fortunatissima serie di concerti fu poi tratto il doppio live e relativo dvd “Pulse”.

È il loro secondo album in studio senza Roger Waters, a sette anni dal precedente A Momentary Lapse of Reason. Della formazione originaria sono infatti in tre: David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright, finalmente ritornato in sano al gruppo a pieno titolo.

Gilmour è coautore di quasi tutte le canzoni (alcuni testi delle quali furono scritti anche dalla compagna Polly Samson), ma, per la prima volta dopo molti anni, tutti e tre i componenti forniscono al disco la propria creatività musicale.

Torna alla voce, dal lontano 1973, anche  Richard Wright nella splendida  ed intensa “Wearing the Inside”.

 

Questo l’elenco di tutti musicisti e dell’intero staff coinvolti nel progetto PAINTBOX PERFORMING THE DIVISION BELL:

 

Fabrizio Carota : Voce – basso

Roberto Mastro : chitarre – voce

Giulio Galli : chitarre

Andrea Andreoli : tastiere

Alberto La Torre : batteria

Andrea Onofri : sax tenore

 

Guests:

 

Mauro Aspite : voce solista – cori

Manuela Genovasi : cori

Daria York De Petris : cori

Marco Paolini : tastiere

 

Emmanuel Nervegna : proiezioni

Fabrizio Benemeo: Grafica

Paolo Traini : riprese video

Dario Saracino : fonìa

Piero Vittoria: addetto stampa

 

Per info/prenotazioni: 393 977 9688

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