Teramo e Provincia

Bellante. Comunicato dei cittadini di Molino San Nicola sulla chiusura del passaggio a livello.

Che questo paese sia allo sbando lo si constata non solo dai grandi tragici eventi che si susseguono quotidianamente e che sistematicamente sono imputati al caso alla fatalità, alla meteorologia e quando non all’astrologia, ma specie da tutti i minimi accadimenti errati, illogici, assurdi, quotidiani, che dimostrano platealmente l’incapacità, la superficialità, l’insipienza di chi ci amministra e dei componenti le strutture che dovrebbero attuarne le direttive, le disposizioni e le deliberata.

A cavallo di S. Silvestro, la chiusura del passaggio a livello di Molino S. Nicola di Bellante da parte di RFI, con l’avallo della Provincia, mostra a che livello è arrivato questo paese e nell’occasione Bellante.

A parte, inoltre, qualsiasi valutazione tecnica del sottovia realizzato anni fa in sostituzione del passaggio a livello stesso e della sua utilizzabilità, chiudere improvvisamente, la sera dell’ultimo dell’anno, una strada provinciale, senza portare il fatto a conoscenza della cittadinanza non è solamente un’idiozia, ma un fatto gravissimo di civiltà, ma soprattutto di mancanza di DEMOCRAZIA.

L’asserzione da parte del Presidente della Provincia del fatto che né Lui e né il Suo staff erano a conoscenza del fatto è ancora più grave: ciò dimostra che le strutture amministrative (che non sono rappresentate solamente dal Presidente e dal dirigente del settore) sono “in tutt’altre faccende affaccendate” e non certamente nelle faccende che interessano i cittadini e il pubblico da Loro amministrati.

I cittadini di Molino San Nicola in questa occasione non possono che esprimere la loro più totale contrarietà non solo all’operazione di chiusura del passaggio a livello, ma specialmente alle modalità con le quali essa è stata eseguita: sprezzante di tutte le esigenze, le necessità e i bisogni degli abitanti del quartiere e di coloro che vi esplicano le proprie attività.

Infatti la particolare conformazione del quartiere lo ha reso già un agglomerato isolato dal contesto civico di Bellante a causa della viabilità, resa sempre più precaria dalle ricorrenti esondazioni dell’adiacente Tordino, con un unico collegamento per le vie di fuga attraverso un ponte verso il comune di Castellalto e un sottopassaggio verso la statale 80 tortuoso e spesso soggetto ad allagamenti o a chiusure al traffico per altri motivi tecnici.

Il disagio è accentuato ancor più dal fatto che il quartiere ha carattere residenziale, con assoluta assenza di esercizi commerciali o di altra natura. Questo costringe i cittadini, dopo la chiusura del passaggio a livello, a raggiungere i servizi e i centri commerciali della zona per tutti gli approvvigionamenti, attraverso il sottopasso, cosa molto difficoltosa per i disabili, le persone anziane, le mamme con carrozzine e per tutti coloro  che debbono usufruire del servizio autobus e delle ferrovia. Ciò tanto più in quanto il predetto sottopasso, costruito in sostituzione al passaggio a livello, non presenta alcuna misura di sicurezza (mancano i marciapiedi), nessuna illuminazione e nessuna altra salvaguardia della incolumità degli utenti costretti a transitarvi.

Alla luce di quanto sopra esposto i cittadini chiedono l’immediata riapertura del passaggio a livello, ben consci che le loro richieste, tra riunioni al vertice, tavoli di lavoro, discussioni nei consessi politi e deliberanti saranno rimandate alle calende greche e, quindi, certamente disattese.

Certi di ciò, a parte la valutazione che faranno del comportamento dei rappresentanti del popolo, i cittadini di Molino S. Nicola preavvertono già da ora che l’intera collettività intraprenderà tutti i mezzi messi a disposizione dall’ordinamento per salvaguardare gli interessi e l’incolumità degli abitanti del quartiere.

 

 

I cittadini di Molino San Nicola

 

 

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