L’ Associazione culturale teramana TERAMO NOSTRA organizza per Giovedì
19/02/2015 ore 17.00, presso la sede di Teramo Nostra in Via Fedele
Romani n.1 a Teramo la presentazione libro “Per la scuola di tutti” di
Giorgio Mele.
Interverranno: l’autore GIORGIO MELE, Andrea Core (Coordinatore UDU
Teramo) e Piero Chiarini (Presidente Teramo Nostra) .
Senza uguaglianza il diritto all’istruzione rischia di trasformarsi in
privilegio per chi può permettersi una costosa scuola privata e in
concessione e carità di una scuola pubblica dequalificata per chi è in
basso nella scala sociale.
Rileggere la storia della scuola significa rileggere anche la storia
del nostro paese: tutti i passaggi più significativi della storia
nazionale sono stati infatti segnati da profonde trasformazioni del
sistema formativo e da movimenti che dalla scuola hanno investito il
complesso della società italiana. Attraverso la storia della più
grande istituzione culturale del nostro paese (dalla legge Casati alla
riforma Gentile, alle leggi razziali del 1939, alla riforma della
scuola media unica del 1962, alle controriforme dei ministri Moratti e
Gelmini; e i grandi movimenti che l’hanno attraversata dal ’68 al ’77,
dalla Pantera all’Onda) Giorgio Mele ci ricorda che senza uguaglianza
non esiste né la democrazia né un vero diritto allo studio, per tutti.
Dall’Illuminismo in poi, da quando cioè il “sapere” ha assunto una
funzione di emancipazione umana, tra democrazia e diritto
all’istruzione per tutti si è creato un asse preferenziale, perché è
proprio della democrazia garantire l’universalità dei diritti, in
funzione del principio di uguaglianza dei cittadini. Nell’ultimo
quarto di secolo però l’offensiva liberista e la crisi economica hanno
messo in discussione questo nesso costitutivo delle democrazia
moderne. La crisi sociale ed economica ha fatto si che la scuola di e
per tutti sancito dalla nostra Costituzione non sia più un valore
universalmente condiviso. Perché? Perché in epoca di crisi i diritti
“costano” e la spesa pubblica va contenuta. E allora diventa di
fondamentale importanza rimettere in campo un disegno alto di difesa e
sviluppo del diritto all’istruzione. Oggi, più che mai, tutti devono
raggiungere un livello di istruzione elevato, per ricostruire legami e
dinamiche che stanno alla base della coesione sociale, per
ripristinare principi ed etica nei comportamenti pubblici e privati,
per affermare il benessere dei singoli e della collettività.
Giorgio Mele è autore di saggi sulla filosofia italiana e francese del
’900. Collaboratore della rivista «Critica Marxista» e del Centro per
la Riforma dello Stato, si è occupato a lungo dei temi della scuola e
della formazione, anche come componente della Commissione Istruzione
del Senato nella XIII e nella XV legislatura.