Il carnevale tradizionale teatino è una grande festa che consacra il ritorno della primavera processando e bruciando l’anno vecchio.
Promotore dell’evento è l’associazione cittadina Onlus Camminando Insieme con la presenza di altre associazioni cittadine e in collaborazione con il professore Francesco Stoppa, studioso di tradizioni popolari e direttore del Cata (Centro di Antropologia per il Turismo). Gli studenti dell’Istituto Scolastico Superiore “U. Pomilio” di Chieti Scalo, che già da alcuni anni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con l’associazione Camminando Insieme, hanno contribuito alla realizzazione degli abiti tradizionali.
I carri che hanno movimentato la sfilata, hanno portato il Fantoccio di Re Carnevale, i protagonisti della Pantomima, ” Lu Cumplimente”, (sono dolci tradizionali di carnevale e Vin brulé, molto graditi) e il fantoccio di re carnevale disteso, morto!
Gli abiti tradizionali indossati dai partecipanti delle varie associazioni, si distinguono per gli ornamenti fastosi e primeggiano icaratteristici pulcinelli abruzzesi, anima del Carnevale, che indossano un enorme copricapo conico, coperto di pon pon , campanacci e bastone fiorito con nastri
Il programma è stato condiviso con il “Ballo del palo intrecciato”, fatto avvolgendo e svolgendo nastri colorati, dal “Canto dei mesi” ela Pantomima del processo, con la condanna e il funerale di Re Carnevale.
Il Fantoccio che si brucia alla fine, dopo il processo a Re Carnevale, è associato alla dispersione delle ceneri, alla purificazione, alla fecondazione e al risveglio della primavera. E’ il profano che preannuncia il sacro. Il Carnevale, infatti, è una festa di transizione e purificazione.
Le foto sul link:
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Luciano Pellegrini agnpell@libero.it
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