Teramo e Provincia

Il progetto di sviluppo urbano sostenibile di Castelnuovo Vomano diventa oggetto d’esame per più di 100 studenti universitari della “D’Annunzio”

 
Verranno coinvolte anche alcune classi delle scuole di Castelnuovo Vomano per progettare la città di domani.

Continua il progetto di sviluppo urbano sostenibile del “Laboratorio Urbano Castellalto”, che vede la collaborazione attiva degli studenti della facoltà di Architettura dell’università di Chieti-Pescara con l’amministrazione comunale di Castellalto. Martedì 24 febbraio nell’Ateneo “D’Annunzio” si è svolto l’esame finale del corso di Urbanistica II coordinato dal professore Matteo Di Venosa. Oltre 100 ragazzi si sono confrontati con le tematiche urbanistiche legate al “Laboratorio Urbano Castellalto”, attivato nel novembre scorso tra il dipartimento di Architettura di Pescara e il comune di Castellalto.  «Come amministrazione comunale ci dichiariamo molto soddisfatti. A breve inizierà anche la fase di coinvolgimento di alcune classi delle scuole di Castelnuovo Vomano», ha commentato Vincenzo Di Marco, sindaco del Comune di Castellalto, «Pensiamo che dalla ricerca siano emerse alcune visioni di quella che sarà la cittadina di Castelnuovo di domani e il comune di Castellalto del futuro, visto che la ricerca nel prossimo anno si estenderà a tutto il territorio comunale. Nei prossimi giorni saranno rese note le attività in corso anche a tutta la cittadinanza, anche con la realizzazione di vera e propria una pubblicazione»

Stando ai lavori presentati all’esame, sembra pienamente centrato l’obiettivo del progetto che ha reso protagonisti gli stessi studenti universitari. I ragazzi del corso di Urbanistica II sono stati chiamati ad elaborare una serie di proposte progettuali strategiche per lo sviluppo sostenibile del contesto di studio – che in questa annualità è coinciso con l’abitato di Castelnuovo Vomano – con riferimento prioritario ai temi della sostenibilità e sicurezza ambientale, della riduzione del consumo di suolo, della mobilità sostenibile, della qualità dello spazio pubblico ed abitativo. Gli studenti hanno studiato la città e lo spazio pubblico inteso non solo come lo spazio costruito dalle architetture singolari e dalle opere pubbliche, quanto come lo spazio aperto entro cui prendono forma i molteplici e diffusi sistemi di relazione tra le differenti parti della città e del territorio. Si è poi passati al concetto di città sicura attraverso lo studio dei temi legati alla gestione sostenibile dei cicli idrologici, della stabilità dei versanti, della riduzione dei processi di impermeabilizzazione del suolo e, in generale, della qualità e dell’efficienza delle reti e delle infrastrutture (life lines) che garantiscono il funzionamento dei metabolismi urbani. 

Non ultimo, è stato analizzato il tema della città campagna, attraverso cui alcuni gruppi di lavoro hanno indagato strategie di intervento finalizzate a preservare e valorizzare le aree di margine della città. Si tratta di quei paesaggi, cosiddetti periurbani o di prossimità, in parte ancora liberi dai processi di occupazione e di urbanizzazione diffusa, che oggi possono rivelarsi vitali per la qualità dello spazio pubblico. Il laboratorio non si conclude con l’esame dei ragazzi, ma i lavori fin qui svolti faranno da base per l’attività di ricerca all’interno del dipartimento, dove verranno approfondite alcune tematiche suscettibili di maggior approfondimento. A conclusione dei lavori, sarà presentata nel corso della primavera l’Agenda delle strategie e delle linee di intervento per il progetto di riqualificazione di Castelnuovo Vomano, con un seminario e la discussione finale sugli esiti della ricerca.

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