Cultura & Società

Castelli. Il minimo comune denominatore che unisce i componenti di “Tradizioni Progressive” è l’amore per il jazz, declinato in tutte le sue forme, e l’attaccamento alla propria terra.

Ieri 30 luglio 2009,alle ore 22,00 , a Castelli, nella suggestiva piazza Roma, si è tenuto il concerto di musica etnica e jazz “tradizioni progressive”.

Tradizioni Progressive è un progetto di Luigi Candelori che affonda le sue radici nei canti della tradizione popolare abruzzese e nella contaminazione musicale.

Musicisti, rigorosamente abruzzesi, ripropongono in chiave di lettura moderna pagine storiche della vita dei campi, religiosa e di festa di tutto l’Abruzzo con brani celebri (“Lu Sandandonie”, “Tutte le funtanelle”, “Vola, vola”) e meno conosciuti (“Tu balle nove”, “E quante te vuije bbene”).

Il minimo comune denominatore che unisce i componenti di “Tradizioni Progressive” è l’amore per il jazz, declinato in tutte le sue forme, e l’attaccamento alla propria terra.

Il sound generale che ne scaturisce è fortemente variegato, dai suoni acustici a sonorit

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