Dopo la data del 14 novembre gli studenti di Pescara e di tutta Italia si ritrovano di nuovo in piazza il 12 marzo, per continuare la protesta che gli ha portati a muoversi contro la buona scuola, proponendo la LIP(legge iniziativa popolare) sulla riforma scolastica per un’ alternativa che venga dal basso, partecipata, che sia realmente costruita dai cittadini. Il corteo, di 300 ragazzi, nella città abruzzese è partito alle dieci dal ponte del mare; nonostante la pioggia gli studenti hanno continuato la manifestazione, con azioni simboliche davanti al comune attaccando post-it e lasciando un cartellone sotto la provincia rispettivamente per reclamare un centro aggregativo giovanile e chiedere che nelle ispezioni per verificare le condizioni strutturali di ogni scuola vengano inclusi gli studenti, in quanto in prima persona vivono disagi e riscontrano problematiche all’interno degli istituti. <<Non lasceremo che il governo ci zittisca>> dichiarano i ragazzi <<continueremo a lottare per i nostri diritti, per una scuola laica, gratuita e solidale.>>. Il corteo si è concluso a piazza sacro cuore, dove gli studenti dopo aver dato vita ad un flash-mob si sono riuniti in assemblea.
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