La nuova rassegna del FAI di Teramo apre con l’antologia di racconti il cui ricavato andrà all’ospedale Bambino Gesù
La Delegazione FAI di Teramo inaugura un nuovo ciclo di appuntamenti dedicati alle migliori espressioni culturali del territorio:“FAI Incontri”. Il primo evento, organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Detto Tra Noi, è in programma pervenerdì 27 marzo, alle 18.30, nella sede di Teramo Nostra (via F. Romani, 1). Per l’occasione sarà presentato il libro “Dritto al Cuore. Antologia del mistero, del grottesco e della follia”, a cura di Igor De Amicis, Sira Terramano e Vincenzo Valleriani(Galaad Edizioni, 2014).
Il volume raccoglie 120 racconti di vari autori, tra i quali spicca il contributo di Carlo Lucarelli. La prefazione è di un’altra firma prestigiosa: Andrea G. Pinketts. L’iniziativa editoriale, oltre al suo valore letterario certificato dal successo ottenuto in tutta Italia, è particolarmente importante per un altro motivo: il ricavato delle vendite, infatti, verrà devoluto al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Alla presentazione di “Dritto al Cuore”, moderata dal giornalista Alessandro Di Emidio, interverranno i curatori e gli editori del libro insieme al capo delegato del FAI Teramo, Franca Di Carlo Giannella. Fabio Bonomo leggerà alcuni racconti dell’antologia, mentre l’accompagnamento musicale sarà curato da Alessandro Scenna.
Io sono per il finale aperto. Diciamo che sono uno strenuo difensore dei puntini sospensivi. […] Sono perle predisposte a diventare girocollo e ruota panoramica da Luna Park quando gli scrittori si incontrano nello stesso libro, anche se alcune storie puzzano di zolfo prevale l’essenza di zucchero filato. Un’essenza che passando per le narici arriva “dritto al cuore”. […] Puntini sospensivi non sono solo canzonette questi racconti. Se scrivi solo di “testa” ti può venire un’emicrania, se scrivi di “pancia” rischi la pancreatite, se scrivi di “cuore” hai un fine, non una fine.
(dalla prefazione di Andrea G. Pinketts)
Molti potranno pensare che sia di cattivo gusto pubblicare racconti di morti, delitti e misteri a favore dei bambini, ma abbiamo voluto indirizzare l’antologia non a chi conosce e vive l’Ospedale Bambino Gesù, ma ai lettori accaniti di un genere che non ha età. Non ci interessa che siano i genitori dei supereroi ad acquistare una copia di Dritto al Cuore, ma speriamo che siano soprattutto i lettori che non hanno idea di cosa significhi vivere mesi e anni nell’attesa che la medicina risponda a silenziose domande di speranza.
(dall’introduzione di Sira Terramano)