Abruzzo

Abruzzo. ABROGARE NORMA CHE CONSENTE RECINZIONE SPIAGGIE ABRUZZESI

Resoconto conferenza stampa Rifondazione Comunista

ABROGARE NORMA CHE CONSENTE RECINZIONE SPIAGGIE ABRUZZESI

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO A PESCARA

L’emendamento approvato la settimana scorsa in Consiglio Regionale può avere un effetto devastante sull’intera costa abruzzese.

La norma approvata dal centrodestra, oltre a contenere il condono per gli stabilimenti che non si sono adeguati alla normativa vigente, prevede che “Gli stabilimenti possono delimitare, con sistemi di protezione a giorno non impattanti (sic!), di altezza non superiore a metri 1,80, un’area circostante la struttura principale: il sistema di protezione dovrà essere posto a una distanza non superiore a 10 metri dal perimetro della struttura principale”.

Questo significa che la vista mare, già occultata dalla proliferazione di strutture sulle nostre spiagge, sarà ulteriormente ridotta dalle recinzioni.

Rischiamo che le nostre spiagge finiscano col somigliare ad un enorme pollaio o a un campo di concentramento.

Riteniamo irresponsabile l’atteggiamento dell’assessore regionale Di Dalmazio che ha consentito che la sua maggioranza approvasse l’emendamento senza battere ciglio.

L’UNICA SOLUZIONE E’ L’IMMEDIATA ABROGAZIONE DI QUESTA PORCATA, come richiesto dall’ANCI e dalle associazioni ambientaliste.

Rifondazione Comunista farà OSTRUZIONISMO su tutte le proposte di legge del centrodestra, in Consiglio e nelle commissioni, fino a quando non sarà abrogata questa norma. Proponiamo a tutte le forze di opposizione di tenere questa linea di comportamento.

E’ intollerabile che nel 2010 in consiglio regionale il centrodestra continui a riproporre il vecchio metodo delle sveltine e dei blitz in aula.

Di fronte a una norma così devastante riteniamo indispensabile la mobilitazione della società civile e degli enti locali.

A tal fine abbiamo raccolto le firme per richiedere la convocazione di un CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO a Pescara nel corso del quale presenteremo una mozione che richieda l’immediata abrogazione della norma.

Invitiamo tutti i consiglieri comunali delle città costiere a fare altrettanto per esprimere in maniera forte e chiara l’esigenza di salvaguardare il demanio marittimo.

Maurizio Acerbo, consigliere comunale e regionale

Rifondazione Comunista

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