Teramo e Provincia

La vicenda della Veco di Martinsicuro finisce in Regione dopo l’intervento di Di Sabatino

 

“Nel protocollo Vibrata-Tronto dobbiamo prevedere fondi per le bonifiche industriali” afferma il Presidente. Intanto si chiede di verificare la possibilità di una “riapertura provvisoria dell’azienda”

 

 

Un incontro in Regione, dal vicepresidente con delega alle attività produttive, Giovanni Lolli, il 3 giugno alle ore 15. E’ stato organizzato questa mattina dal presidente Renzo Di Sabatino nel corso della riunione chiesta dai sindacati preoccupati per quanto sta accadendo alla Veco di Martinsicuro: la fonderia, infatti, è chiusa da quindici giorni in seguito ad un provvedimento dirigenziale della Regione Abruzzo, settore ambiente.

 

Al termine del tavolo è stato sottoscritto un verbale congiunto inviato al presidente della Giunta Regionale, all’Arta e agli uffici regionali preposti ai controlli ambientali:  fra le altre cose, si propone di “adottare un provvedimento provvisorio di riapertura” in attesa che venga definita la procedura dell’Autorizzazione integrata ambientale.

 

La proprietà, come si legge nel verbale, sostiene che: “nonostante gli ingenti investimento effettuati nel corso degli anni al fine di adeguare i propri impianti alle norme in materia ambientale, si rafforza la forte preoccupazione legata ad una sorta di accanimento – da parte delle autorità preposte – che da tempo si concentra sulla VECO. Il persistere delle attenzioni così come manifestatesi nel corso degli ultimi anni potrebbe determinare scenari dall’esito nefasto per la sopravvivenza stessa dell’azienda”. I sindacati dal canto loro ribadito: “l’urgente necessità di risposte concrete a fronte del consolidato clima di incertezza, dovuto, di volta in volta, ad una serie di problematiche di diversa natura che affliggono la VECO, in particolare di carattere ambientale che, ad oggi ha determinato la sospensione dell’attività produttiva, il cui protrarsi potrebbe determinare gravissime conseguenze per la continuità del sito produttivo di Martinsicuro, con il rischio di pesantissime conseguenze sul piano occupazionale”.

 

Alla Veco lavorano 85 dipendenti con un indotto di pari misura. Tutto ruota attorno al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale di competenza della Regione Abruzzo e di una relazione, contestata dall’azienda, dell’Arta.

 

“Per uscire dall’impasse bisogna mettere tutti attorno allo stesso tavolo – afferma il presidente Renzo Di Sabatino – in questo caso la tempistica è fondamentale visto che dobbiamo contemperare l’esigenza di porre la massima attenzione ad eventuali risvolti che attengono alla salute pubblica con quella di salvaguardare posti di lavoro. Un’urgenza colta dal vicepresidente Giovanni Lolli che ha subito fissato un’incontro”.

 

Nel corso della riunione di questa mattina, inoltre, il presidente Di Sabatino ha annunciato che l’11 maggio si torna al Ministero dello Sviluppo, insieme alla Regione, con una serie di proposte da inserire nel Protocollo Vibrata-Tronto per il rilancio industriale dell’area. “Fra le le azioni da finanziare sicuramente chiederemo vi siano anche quelle destinate alla bonifica di siti industriali, un problema che sicuramente esiste e che va messo in relazione alla maggiore attenzione delle comunità rispetto alle problematiche ambientali, al disordinato sviluppo urbanistico che ha condotto ad insediamenti urbani nei pressi di aree produttive e, infine ad una rapida evoluzione legislativa. Intervenire con un’azione pubblica è doveroso anche per evitare che le problematiche che si innestano abbiamo ripercussioni negative sull’andamento occupazionale e sullo sviluppo industriale”.

 

Un concetto ribadito dal sindaco di Martinsicuro, Paolo Camaioni, presente all’incontro insieme al consigliere Silvano Lupacchini, che ha ribadito: “ il proprio impegno che, pur nella necessità di dover contemperare l’esigenza di tutela della salute pubblica, quale massima autorità sanitaria locale, prosegue la sua attività nella consapevolezza di agire al fine di salvaguardare la permanenza dei livelli produttivi ed occupazionali del sito produttivo della VECO S.p.A..

 

Nel verbale sottoscritto e inviato a tutti gli interessati si invitano la “Regione Abruzzo, l’A.R.T.A. nonché tutti gli altri Enti preposti al rispetto delle norme in tema di rispetto dell’ambiente, in attesa della definizione delle procedure per l’ottenimento di variante sostanziale all’A.I.A. n. 64/26 del 27.10.2008 di adottare provvedimenti temporanei ed urgenti che consentano la ripresa anche in via provvisoria dell’attività produttiva, nel rispetto delle disposizioni legislative, regolamentari e normative di grado inferiore”.

 

 

Erano presenti al tavolo delle relazioni industriali:

Anna Vecchiotti e Carlo Azzolina, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore di Stabilimento della Veco, assistiti da Nicola Di Giovannantonio, Luciano De Remigis,. Salvatore Spadaro rispettivamente, Direttore, Vice Direttore e Funzionario di Confindustria Teramo;

la R.S.U. della Veco; Giampiero Dozzi e Antonio Liberatori, segretari, rispettivamente della FIOM – C.G.I.L. e FIM – C.I.S.L. Provinciali di Teramo;

 

Teramo 29 maggio 2015

 

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