Teramo e Provincia

Raccolta funghi: bisogna munirsi del tesserino rilasciato dalla Provincia e Comuni, Enti parco e Amministrazioni separare, stando all’attuale legge, non possono richiedere pagamenti aggiuntivi. Lo chiarisce l’assessore Di Michele

Raccolta funghi: bisogna munirsi del tesserino rilasciato dalla Provincia e Comuni, Enti parco e Amministrazioni separare, stando all’attuale legge, non possono richiedere pagamenti aggiuntivi. Lo chiarisce l’assessore Di Michele

Al momento Comuni, Amministrazioni separate e Enti Parco non possono imporre pagamenti aggiuntivi ai cercatori di funghi. Lo chiarisce l’assessore all’attività venatoria, Giuseppe Antonio Di Michele, in seguito a notizie difformi apparse nei giorni scorsi e che hanno dato adito a numerosi equivoci. Infatti, al servizio provinciale competente, sono arrivate numerose telefonate dei cercatori di funghi che cercano spiegazioni.

“Si è aperta una vera e propria guerra sul possesso dei funghi, in particolare in provincia di Teramo dove esistono realtà locali che gestiscono gli usi civici; la legge è però chiarissima perché all’aritolo. 5 stabilisce che i Comuni, le Amministrazioni Separate e gli Enti Parco non possono imporre ai cercatori pagamenti aggiuntivi per la raccolta dei funghi”.

I fungaioli, precisa quindi il Servizio Caccia e Pesca della Provincia, devono dotarsi del tesserino rilasciato dalle Province – gratuito per alcune categorie –  e valido sull’intero territorio della Regione Abruzzo con ovvi vantaggi in termini di raccolta e di acquisizione dello stesso.

Le somme che la Provincia incassa per il rilascio dei tesserini, sottolinea l’assessore Di Michele, vengono reinvestiti interamente nell’organizzazione di circa dei Corsi Micologia (25 circa) resi obbligatori dalla stessa norma, tutti completamente gratuiti per gli utenti.

La legge, continua l’Assessore Di Michele, è stata cambiata già tre volte in tre anni: “Senza nulla togliere alla funzione legislativa della Regione ci si augura che se si dovesse arrivare ad una nuova modifica lo si faccia interpellando anche le Province proprio come prevede la legge quadro nazionale”.

Teramo 1 luglio 2010

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