“Attraverso questa proposta di legge – afferma il proponente – vogliamo
istituire e regolamentare il Registro regionale delle Dichiarazioni
Anticipate di Trattamento (DAT), dando così la possibilità a qualsiasi
cittadino abruzzese di indicare i trattamenti sanitari (inclusi
l’idratazione, la nutrizione e la ventilazione artificiale) che intende
ricevere o a cui intende rinunciare, proprio nel caso non sia più in
grado di prendere decisioni autonome o non le possa esprimere
chiaramente, per sopravvenuta incapacità.”
“L’istituzione del DAT si rende necessaria – continua il Capogruppo di
Sinistra Ecologia Libertà – visto l’alto grado di sviluppo raggiunto
dalla scienza medica e soprattutto dalle tecnologie a essa applicate.
Queste tecniche strappano alla morte un gran numero di pazienti, ma in
alcuni casi possono portarli anche a condizioni e forme di vita del
tutto innaturali. Ora, l’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale
recita che ‘nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento
sanitario se non per disposizione di legge’, ma, specifica subito dopo,
‘la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto
della persona umana’. Si tratta dunque di riconoscere a ciascuno la
facoltà di esprimere, attraverso una dichiarazione redatta in piena
facoltà di intendere e volere, le proprie volontà sulle cure e i
trattamenti sanitari ai quali desidera o non desidera sottoporsi. Si
tratta, appunto, di applicare uno dei diritti inviolabili di libertà e
dignità umana”.
A fondamento costituzionale della proposta di legge si riportano nella
relazione gli articoli 2, 3, 13 e 32 della Costituzione; la convenzione
di Oviedo, firmata il 4 aprile 1997 e recepita dall’Italia con la legge
28 marzo 2001, n. 145; l’art. 3 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione Europea e gli articoli 16, 35 e 38 del Codice di
Deontologia
medica.
Mario Mazzocca (Assessore Ambiente e Capogruppo Regionale SEL)