Lettera del 16.07.2015 – richiesta di incontro presso S.E. il Prefetto di TeramoFacciamo seguito alla richiesta in oggetto, formalizzata da alcune rappresentanze sindacali e pervenutaci nella giornata di ieri, per comunicarVi che la scrivente società a provveduto a riscontrare in data odierna la missiva in questione per mezzo di apposita nota che viene allegata alla presente.
In essa, tra le altre, è stato stigmatizzato il comportamento adottato da alcune delle rappresentanze sindacali presenti nella nostra azienda poiché, alla luce della cronologia degli eventi analiticamente riportata e documentata nella citata nota di riscontro, si ritiene quanto accaduto nei giorni scorsi non del tutto conforme ai ” principi di correttezza e buona fede che dovrebbero sottendere ogni rapporto contrattuale”.Distinti saluti.Luca Ranalli
“In relazione alla richiesta di
incontro inviataLe da alcune organizzazioni sindacali dei
lavoratori in data 16 luglio u.s. riteniamo opportuno
rappresentarLe quanto segue.Come Lei certamente saprà la
scrivente Società si è trovata costretta nei mesi scorsi
ad avviare una procedura di riduzione del personale, a causa
della perdita di alcune importanti commesse.L’Azienda, conscia del difficile
contesto economico e del proprio ruolo sociale, si è fatta
promotrice della ricerca di misure alternative ai
licenziamenti. Ciò ha comportato, così come previsto dalla
legge, intensi e costanti incontri con le Organizzazioni
sindacali. Anche grazie al prezioso contributo della
Provincia di Teramo si sono sottoscritti, anche con le
Organizzazioni che oggi richiedono il Suo intervento accordi
che prevedono la messa in cassa integrazione di 26 persone e
un contratto di solidarietà per altri 46 dipendenti con
inquadramento impiegatizio.Sono state trattative complesse ed
estenuanti che hanno coinvolto tutta la struttura apicale
della Te.Am. al fine di evitare il licenziamento di 46
dipendenti.Il venerdì 19
giugno 2015, dopo la chiusura degli uffici aziendali,
perveniva una richiesta di incontro da parte delle OO.SS.
sopra citate. Il successivo lunedì 22 nel corso della
lunghissima trattativa che ha fortunatamente evitato la
messa in mobilità del personale l’Azienda informava i
sindacati che – non appena si fosse risolta la questione, di
evidente maggior importanza e urgenza, della procedura ex
lege 223 del 1991, si sarebbe provveduto – come sempre
avvenuto – alla loro convocazione.Nelle giornate del 23 e 24 giugno
tutto il personale deputato alle questioni relative al
personale e i vertici aziendali sono stati – come è
facilmente intuibili – impegnati nella trasmissione agli
Enti competenti degli accordi sottoscritti e della corposa
documentazione allegata.Ciò nonostante la Te.Am.,
conformemente agli impegni assunti, provvedeva a convocare
le OO.SS. per il richiesto incontro. A tale incontro si
presentava un unico membro della RSU, espressione tra
l’altro di una delle sigle proclamanti lo sciopero, con
il quale l’Azienda provvedeva al consueto confronto,
anche su materie ove questo non è previsto dalla
contrattazione collettiva.Da sottolineare che alcuna
comunicazione perveniva in Azienda dai restanti membri della
RSU.E’ facilmente
intuibile lo sconcerto e la sorpresa con i quali si è
appresa, il 26 giugno, la proclamazione di uno sciopero per
la giornata dell’8 luglio 2015. Proclamazione – ci si
permetta di sottolinearlo – successiva alla convocazione
effettuata dalla Società ed effettuazione dello sciopero
nel pieno dello svolgimento della Coppa Interamnia, con le
conseguenze che sono state ben evidenziate dagli organi di
informazione.Successivamente questa Società ha
provveduto, in data 25 giugno u.s., a convocare nuovamente
le OO.SS. al fine di effettuare il confronto previsto dal
ccnl su alcuni interventi organizzativi decisi dalla
Te.Am.A tale incontro le
RSU non si sono presentate, senza fornire alcun
riscontro.Comprenderà
dunque come sia per noi difficile non stigmatizzare il
comportamento delle OO.SS. in indirizzo che richiedono alla
S.V. un incontro dopo aver rifiutato ogni proposta di
confronto, con dubbio esercizio dei principi di correttezza
e buona fede che dovrebbero sottendere ogni rapporto
contrattuale.Il rispetto
delle regole che ha sempre contraddistinto questa Società
ci impone di assicurarLe in ogni caso la nostra presenza
qualora Lei reputasse di una qualche utilità addivenire
alla richiesta delle Organizzazioni sindacali.Con ossservanza.”
Cordiali saluti