«Il libro “StranAbruzzo” doveva essere pubblicato nel 2013. Luigi Braccili aveva corretto le bozze e inviato per e-mail i testi e per posta ordinaria i bozzetti all’editore. Purtroppo, quest’ultimo, decise, dopo quarantatre anni di onorata attività, di chiudere i battenti e non per colpa sua… I tempi sono cambiati. La cultura per alcuni, diventati potenti, non serve. L’anno dopo Luigi Braccili moriva, il 9 giugno, e Umberto, il figlio, decise di riaprire il file che aveva spedito. Un rapido contatto con l’editore teramano Giacinto Damiani di Ricerche&Redazioni portò alla decisione di pubblicare il lavoro, postumo, il numero cinquanta dello scrittore rosetano. StranAbruzzo è l’ultimo tassello di una ricerca minuziosa di Luigi Braccili che ha spaziato, in sessanta anni di attività, dalla storia all’economia, dalle tradizioni popolari alla gastronomia, allo sport. StranAbruzzo è il giusto finale del lungo amore. Un libro con aneddoti e tic di alcuni personaggi che hanno fatto grande l’Abruzzo. Un lavoro dedicato ai giovani che partono per il loro viaggio verso “l’essere adulti”, a volte senza i riferimenti del passato. Un libro vivo, allegro, leggero e utile per non dimenticare il passato, cosa questa che garantisce, sempre, una società migliore oggi e più bella domani».