Strano mestiere quello del giornalista. Ti scervelli per cercare di mettere assieme la “notizia del
giorno” ma il giorno dopo i lettori ti attaccano,te ne dicono quattro, e tu zitto. Pero’,di tanto in tanto,
avverti una sensazione di… orgoglio allorche’ scopri che avevi visto giusto,ci avevi azzeccato per una data storia.
Tempo fa avevo scritto che Laura Boldrini insisteva un po’ troppo sui migranti, Bisognava
accettarli,aiutarli a una migliore vita,trattarli con amore.La signora Boldrini ne parlava apertamente ogni volta che qualcuno osava dire:non siamo nella posizione ideale per aiutare i migranti,avendo noi,in Italia,una barca di problemi, uno piu’ serio dell’altro. Avevo scritto che quella inspiegabile ostinazione
sul soggetto migranti aveva una spiegazione.I comunisti – avevo scritto – sperano di ottenere un
giorno il voto degli africani giunti in Italia senza passaporto,senza permesso,senza una lira,senza un contatto.Siete qui – diranno i comunisti – perche’ siamo stati noi a volervi,a combattere per voi.
Qualcuno mi disse che mi sbagliavo,dopotutto dovranno passare molti anni prima che i bimbi africani diventassero grandi abbastanza per votare, mi spiegarono.
Ma ecco che oggi Laura Boldrini chiama il ius soli, che indica l’acquisizione (non facilmente spiegabile) della cittadinanza non soltanto dei bambini,subito,come fanno per esempio negli Stati Uniti,ma anche dei maggiorenni, come non fanno in nessuna parte,che io sappia.
“Nuovi” italiani con cittadinanza rapida acquisita grazie al buon cuore della sinistra.
“Nuovi” italiani con cittadinanza rapida acquisita grazie al buon cuore della sinistra.
Insomma,cari lettori,stanno creando tutto questo chiasso,stanno mutilando intere regioni d’Italia, stanno soffiando sulla fiamma della ribellione per essere sicuri che fra non molto vinceranno le elezioni una volta per sempre,o comunque per tanti anni.
E allora,per una volta,permettetemi di scriverlo: lo avevo detto che era questo il motivo della grancassa
a favore dei migranti.E chiedo subito scusa se dico che stavolta i commenti negativi di qualcuno proprio non mi interessano.
Benny Manocchia