AGL Abruzzi ha presentato formale esposto alla Procura della Repubblica per denunciare lo sversamento delle acque nere nel Fiume Vomano a poca distanza dalla costa, identificato nei giorni scorsi.
“Ci rivolgiamo alla magistratura perché verifichi le eventuali responsabilità penali, ma al tempo stesso torniamo a chiedere all’Assessorato all’Ambiente e all’Ecologia di provvedere con urgenza”, ha spiegato il segretario, l’avv. Vincenzo Di Nanna. “Se da un lato è indispensabile che le autorità giudiziarie facciano i loro accertamenti con la dovuta cautela, d’altro canto è impensabile che gli abruzzesi e i turisti continuino, per un tempo indeterminato, a fare il bagno nel mare con uno sversamento di acque industriali potenzialmente dannose per la salute nel vicino fiume: è irrimandabile un intervento politico-amministrativo da parte delle istituzioni competenti”.
“Sarebbe infatti utile interrogarsi sul perché la maggior parte dei balneatori, nonostante ci siano dati ufficiali, preferisca commissionare i prelievi delle acque marine a società private di fiducia”, ha aggiunto Laura De Bernardinis, autrice delle foto che documentano lo sversamento, diffuse alla stampa da AGL. L’esposto, presentato il 20 agosto dallo stesso avv. Di Nanna, non manca di sottolineare la diffusa presenza di discariche abusive in tutta la zona, a testimonianza del degrado in cui verte l’area; ed è rivolto anche “al Presidente della Giunta della Regione Abruzzo e all’Assessore all’Ambiente e all’Ecologia affinché, accertati i fatti, adottino con urgenza ogni provvedimento utile per evitare che il fenomeno possa estendersi anche alle vicine acque del mare, con il rischio di un danno grave ed irreparabile all’ambiente e al turismo”.