Abruzzo

Abruzzo. Ancora una norma regionale impugnata dal Governo.

Ancora una norma regionale impugnata dal Governo.

D’Amico : la legge “sull’attività normativa regionale e sulla qualità della formazione”sia il vincolo ordinamentale per tutti i consiglieri regionali.

<<E’ ormai un problema ricorrente il contenzioso che la legislazione del Consiglio regionale produce presso la Corte Costituzionale : le norme di legge approvate da questo Consiglio regionale in carica, sono impugnate dal Governo.

Non solo i Consiglieri ma gli stessi Assessori afferma D’Amico, Vice Presidente del Consiglio, – presentano disegni di legge improvvisati, anche su fogli volanti, come misure necessarie ed urgenti. Senza verifica delle strutture amministrative e degli uffici legislativi, i provvedimenti risultano poi non solo di discutibile urgenza, ma così rabberciati da ledere la norma Costituzionale.

Ho voluto sollecitare il Presidente del Consiglio regionale a voler condividere con il Presidente della Giunta e la Conferenza dei Capigruppo comportamenti conformi dei Consiglieri. Tanto più che lo stesso Consiglio ha recentemente licenziato nella seduta del 29 giugnou.s. la legge regionale “Disciplina generale sull’attività normativa regionale e sulla qualità della formazione” che non è mero atto formale, ma deve costituire vincolo ordinamentale per i Consiglieri regionali dell’Abruzzo>>.

L’Aquila 13/7/20101

Consiglio regionale d’Abruzzo

Il Vice Presidente

Al Sig. Presidente

del Consiglio regionale

Avv. Nazario Pagano

Al sig. Presidente

della Giunta regionale

dott. Giovanni Chiodi

Ai Sigg. Capigruppo

Del Consiglio regionale

LORO SEDI

Oggetto: qualità della legislazione e contenzioso con il Governo

Signori,

è ormai un problema ricorrente il contenzioso che la legislazione del Consiglio regionale produce presso la Corte Costituzionale : quasi tutte le norme di legge approvate da questo Consiglio regionale  in carica, sono impugnate dal Governo.

In una Regione già profondamente dissestata come l’Abruzzo, la produzione di norme estemporanee produce effetti distorsivi e dannosi per la gestione regolata sia  dell’assetto istituzionale che di bilancio.

Non solo i Consiglieri ma gli stessi  Assessori  presentano disegni di legge improvvisati, anche su fogli volanti, come misure necessarie ed urgenti. Senza verifica delle strutture amministrative e degli uffici legislativi, i provvedimenti risultano poi non solo di discutibile urgenza, ma così rabberciati da ledere la norma Costituzionale.

Ne deriva  una forte lesione del ruolo e dell’immagine istituzionale della Regione Abruzzo, che  non giova certamente  alla credibilità delle nostre  politiche in una fase di risanamento.

Con la presente voglio quindi sollecitare il Presidente del Consiglio regionale a voler condividere con il Presidente della Giunta e la Conferenza dei Capigruppo comportamenti conformi dei Consiglieri. Tanto più  che lo stesso Consiglio  ha recentemente licenziato,nella seduta del 29 giugno  u.s., la legge regionale “Disciplina generale sull’attività normativa regionale e sulla qualità della formazione” che non è mero atto formale, ma deve costituire vincolo ordina mentale per i  Consiglieri regionali dell’Abruzzo.

In attesa di un riscontro , colgo l’occasione per inviare i più  cordiali saluti.

L’Aquila 13 luglio 2010

Dott. Giovanni D’Amico

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