E’ giusto che i minuti di gioco perduti per un motivo o per l’altro durante una partita di calcio siano recuperati.Ecco perche’ c’e’ “l’entita’ dei minuti da recuperare”. E’ giusto per gli spettatori che pagano il biglietto per assistere a novanta minuti di goco.Eppoi molti risultati di partite provano che quei minuti “recuperati” riescono a dare la vittoria a una delle due squadre in campo. Negli Stati Uniti durante una partita di football usano un enorme orologio a un lato del campo,con un tecnico che assicura la sua perfetta funzione.Se il gioco viene fermato per un qualsiasi motivo,l’orologio si ferma.Quando l’arbitro fischia la ripresa del gioco, l’orologio torna a ticchettare i secondi.Nessuno puo’ dire nulla,l’orologio e’ la prova che il tempo della partita e’ stato “usato” tutto .
In Italia,e credo nel resto del mondo del calcio,e’ l’arbitro che decide l’entita’ di minuti da recuperare. Ogni volta c’e’ un cambio di giocatore,l’arbitro tiene in mente: trenta secondi.Tre calciatori entrano in cambio per sostituirne altrettanti,ecco novanta secondi.Poi,naturalmente,c’e’ l’incidente che tiene un calciatore per terra dolorante,per non parlare delle lunghe discussioni (Inutili,sembrerebbe) prima di un calcio di punizione.Insomma l’arbitro,coinvolto nella tensione del gioco,non puo’ valutare il tempo da recuperare,anche perche’ non ferma il suo cronometro quando il gioco e’ fermo.
E allora ho voluto seguire una partita alla tv con un cronometro nella mia mano .Ho fermato il cronometro (fatto partire al fischio iniziale) ogni volta che c’era un cambio e poi tutto il resto. Il risultato:5 minuti e mezzo.In quell’istante il cartellino mostrava il tempo da recuperare, mentre il telecronista annunciava “la decisione dell’arbitro e’ di concedere (verbo sbagliato,nessuna concessione,solo dovere) tre minuti di recupero”..
Scusate,ma mi ricorda tanto le famose regole all’italiana:le facciamo ma non le rispettiamo,oppure le rispettiamo a modo nostro…
Benny Manocchia