Italia, Lettere

A Natale puoi…

 

A Natale puoi, famoso brano musicale scritto da Francesco Vitaloni e cantato da più interpreti. A Natale puoi, è diventato anche testimonial per una famosa azienda dolciaria italiana. A Natale puoi “Sognare, giocare, amare addirittura volare”. Un testo bellissimo che termina con un fantastico suggerimento: A Natale puoi dire ciò che non riesci a dire mai, che è bello stare insieme ed urlare al mondo che gli vuoi bene. Se l’intento di questo brano, d’incanto, potesse trasfigurarsi, in stile di vita, inequivocabilmente nel folto gruppo di chi organizza e lavora per i più deboli, dovremmo inserire anche12274304_10206543325474979_1505454185377283412_n l’eclettica, Magica, Santa Vetturi,  Poetessa e Presidente dell’A.C. Virtude e Conoscenza, nonché curatrice di collane editoriali immancabilmente rivolte a sostenere le popolazioni in difficoltà. Nel 2012 Santa in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava e, supportata da 34 autori, presenta il suo progetto “ Haiti chiama Bari” collana rivolta a creare attraverso la vendita del libro, posti letto per l’unico ospedale pediatrico N.P.H. St. Damien ad Haiti. Le vendite del libro consentono di aggiungere tra stanze dell’ospedale altri 10 posti letto del tutto attrezzati. Nel 2014 Santa si riorganizza e propone “  SOS Bangladesh. Il futuro in una biblioteca”. Non più posti letto, ma biblioteche e posti di lavoro tra le classi sociali più misere del Paese. Anche in questo caso e grazie all’Associazione  associazione Rishilpi, si ottengono discreti risulti 15 biblioteche ad oggi ancora attive. Il progetto  rivolto al paese asiatico continua con la collana “BangladesHelp più istruzione più sviluppo”. Oggi la nuova sfida di Santa dei suoi 83 autori di tutte le regioni italiane con il nuovo libro: “BanglaNepaLove”, per mezzo del quale vorrebbe (conoscendola il condizionale è inutile) riproporre il suo pensiero indirizzato alla solidarietà che solo una cultura non narcisistica e che non si riflette costantemente in se stessa, riesce a trasmettere.

Giovanni Lafirenze

 

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