Come era facile immaginare, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Piomba –Fino, con Determina Direttoriale n. 68 del 23.12.2015, si è attribuito un compenso di circa 50.000 € a titolo di indennità e rimborsi per anni pregressi.
Ricordiamo, per la cronaca, alcuni passaggi :
Il Gruppo Consiliare del PD presentò all’epoca una interrogazione con quale si invitava il Sindaco di Atri a intraprendere dovute iniziative per l’abrogazione delle indennità allora attribuite e per il recupero delle somme erogate illegittimamente;
Dopo molto tempo arrivò la nota del sindaco Astolfi ove si annunciava la sospensione della erogazione delle indennità e nient’altro, tanto che rispondemmo con una lettera che riportiamo per intero:
Oggetto: Indennità componenti del C.d.A. del Consorzio Piomba-Fino
Con riferimento alla risposta del Sindaco alla nostra interrogazione consigliare, ritenendoci solo parzialmente soddisfatti della Nota inviataci, riteniamo di dover evidenziare quanto segue:
l’illegittimità, finalmente acclarata, dell’attribuzione dell’indennità di carica ai componenti del C.d.A. del Consorzio Piomba-Fino era ben nota fin dall’anno 2013, allorquando già alcuni rappresentanti dei Comuni soci del Consorzio espressero formalmente le proprie riserve sulla proposta di deliberazione all’Assemblea di riattribuire l’indennità ai componenti del C.d.A.
Ciò premesso, si esprime il più vivo stupore che ad oltre 4 mesi dal verbale del Collegio dei revisori dei conti del Consorzio che sollecitava gli organi del Consorzio a revocare la deliberazione dell’Assemblea Consortile n.12 del 28.11.2013 illegittima, l’organo assembleare non sia stato ancora convocato e non abbia deliberato la soppressione delle indennità di carica dei componenti del C.d.A. del Consorzio .
Si ricorda che il Sindaco di Atri è membro autorevole dell’Assemblea Consortile e che, oltre ad “assumere informazioni”, è tenuto a tutte le azioni politiche e amministrative atte a ripristinare la legalità violata.
Pertanto si sollecita il Presidente dell’Assemblea del Consorzio Piomba-Fino a convocare immediatamente l’Assemblea per approvare la deliberazione di revoca della deliberazione illegittima, evidenziando che in ogni caso, le indennità di carica percepite fino al 30.06.2014 devono essere recuperate dal Consorzio Piomba-Fino allo scopo di porre rimedio al danno erariale prodotto.
Distinti saluti
I Consiglieri Comunali del PD
Ritornammo ancora sull’argomento con un Comunicato Stampa di denuncia dell’ 1.4.2015.
I NOSTRI, INTANTO, IMPERTERRITI, CI RIPROVANO ANCORA , secondo loro confortati dalla Deliberazione dell’Assemblea Consortile n. 9/2015, ma non è così!
Infatti la Delibera dell’Assemblea che qualifica il Consorzio come Ente pubblico economico, comporta anche l’ applicazione al Consorzio del divieto di erogare indennità agli amministratori, ciò in quanto al Consorzio non solo pare applicarsi l’art. 5 comma 7 del D.L. n. 78/2010 (nella norma non si fa alcuna distinzione tra forme associative aventi natura di Ente pubblico economico e non) , ma anche l’art. 6 comma 2 del medesimo decreto che è applicabile anche agli enti pubblici economici ad esclusione di quelli individuati espressamente con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Non risulta che il Consorzio Piomba- Fino sia stato individuato a tal fine dal Ministero dell’Economia.
Da precisare altresì che la Corte dei Conti sezione autonomie ha recentemente precisato (decisione 14 settembre 2015 n. 29) che l’art. 6 del D.L. n. 78/2010 si applica anche alle autonomie locali e alle forme associative delle autonomie locali, tra cui rientra anche il Consorzio Piomba Fino.
Perché non si è aspettata la decisione del Tribunale che si sta occupando della vicenda ?
Perché non si è chiesto preventivamente un parere al Ministero competente?
Perché nella Delibera il Direttore si riserva l’autotutela e nello stesso tempo si dispone l’immediata esecutività dell’atto?
Allora che facciamo di fronte a tanta arroganza e disinvoltura ?
A nostro avviso va convocata, urgentemente , L’Assemblea Consortile per esaminare tale questione ed emanare i giusti indirizzi agli organi direttoriali ed amministrativi .
In mancanza i Comuni si accolleranno spese non dovute e di difficile recupero.
Per parte nostra provvederemo, doverosamente, ad intraprendere le dovute iniziative politiche e legali.
Infine permetteteci una nota squisitamente politica:
com’è noto il PD è favorevole al riconoscimento di una giusta indennità per chi si dedica onorevolmente alla amministrazione della cosa pubblica rifuggendo dalla facile demagogia di questi tempi, ma nei modi, nella misura e quando lo prevede la Legge. Quindi a nessuno è stato imposto di fare l’amministratore e quando questo è un incarico politico- onorifico, o lo si accetta oppure si danno le dimissioni.
Atri 14.01.2016 Il Gruppo Consiliare del PD