nel 2019. Sarà la 22.a. edizione ed il Friuli ad ospitare il massimo evento
del volo con questo entusiasmante mezzo senza motore che si regge in cielo
grazie alle masse d’aria ascensionali.
La decisione unanime premia l’impegno della regione e la particolarità
dell’innovativo progetto che contempla una vasta e variegata zona di
volo
sconfinante anche in territorio sloveno ed austriaco. Base operativa a
Tolmezzo (Udine) con decolli ed atterraggi dislocati nell’intero Friuli,
Crosits e Cercivento, Cuarnan e Bordano, Meduno e Travesio i principali.
Si prevede una partecipazione di circa 200 tra piloti ed accompagnatori in
rappresentanza di oltre venti nazioni. Circa 100 i volontari che per due
settimane tra luglio ed agosto faranno funzionare la complessa macchina
organizzativa sotto l’egida dell’Aero Club d’Italia e la regia
del team Volo
Libero Carnia e dell’Aero Club Lega Piloti. L’anno prima prova di
rodaggio
con i pre-mondiali 2018.
Le gare di volo libero si svolgono lungo percorsi contrassegnati da punti
salienti del territorio che il pilota deve aggirare prima di raggiungere
l’atterraggio. La regolarità è confermata dal GPS e dal Live Tracking
che
permette di seguire la gara da un qualunque computer. Dopo ogni giorno di
volo ai piloti è assegnato un punteggio in base all’ordine
d’arrivo. La
somma dei punteggi parziali dà la classifica finale con assegnazione dei
titoli per nazione ed individuali. Mediamente un volo di 100-180 chilometri
impegna i piloti per circa mezza giornata, ma distanze e ore variano secondo
le condizioni meteo.
Nel 1999, 2008 e 2011, i mondiali di deltaplano furono ospitati in Italia
con ottimo successo di partecipazione. Infinito il palmare sportivo del team
azzurro: otto volte campione del mondo, le ultime quattro consecutive,
compresa quella del marzo 2015 in Messico. Tre volte campione d’Europa.
Individualmente Alessandro Ploner ha vinto 4 medaglie d’oro e 3
d’argento;
Christian Ciech 3 d’oro e tre d’argento. Si aggiungono la medaglia
d’oro di
Andrea Iemma ai mondiali d’acrobazia e quelle di Elio Cataldi e Gaetano
Matrella agli europei e numerosi piazzamenti. Il tutto fa dell’Italia la
nazione dominante nel panorama del volo in deltaplano anche con le ali
prodotte dalla Icaro 2000.
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