Teramo e Provincia

Tortoreto (TE). Licenziamento comandante dei vigili: nessuno rispetto per la persona

Licenziamento comandante dei vigili: nessuno rispetto per la persona

Crediamo che sia arrivato il momento di dire basta!

Il licenziamento in tronco del comandante della polizia urbana, Massimiliano Zippi, rappresenta un atto di arroganza di chi amministra questo paese: operazione questa che alimenta parecchi dubbi. Spero che la gente capisca cosa è accaduto ora e cosa accadrà tra qualche anno, quando il sindaco Monti, politicamente parlando, sarà solo un brutto ricordo. L’ente, infatti, in maniera quasi violenta ha deciso di mettere alla porta il comandante Zippi, con effetto immediato, senza dargli nemmeno un preavviso. Il messaggio che arriva da questo provvedimento è molto chiaro: chi ci segue va avanti, chi compie il proprio dovere, a torto o a ragione, non ha ragione di esistere. Avremmo gradito, da parte di tutti, e soprattutto dalla giunta comunale, pur in presenza di sentenze, il rispetto per un funzionario, ligio al dovere, che per 11 anni ha svolto il proprio mandato in maniera impeccabile. Ora, in maniera violenta, anche nella forma, è stato deciso di licenziarlo, di lasciarlo senza uno stipendio, capiamo che il governo di centrodestra non capisca  il rispetto per la dignità dei lavoratori e per questo non siamo assolutamente d’accordo.

  • Perché non gli è stata prospettata una soluzione alternativa?
  • Quali colpe deve espiare il comandante dei vigili?

Forse l’unica colpa di Zippi è stata quella di risultare scomodo a qualcuno perché ha fatto appieno il suo dovere, vedi per esempio l’indagine aperta dalla magistratura sul concorso dei vigili urbani. Oltre all’aspetto personale, la vicenda presenta delle ripercussioni economiche, visto che Zippi prima di assumere l’incarico lavorava in banca e aveva un lavoro, cosa che invece ora non ha più. Di sicuro il licenziamento produrrà un contenzioso legale per l’ente, che potrebbe esborsare cifre significative tra qualche anno. Cifre che invece dovrà corrispondere al nuovo comandante, che ha già fatto sapere che chiederà le retribuzioni arretrate. Fondi pubblici che serviranno per appianare errori e magagne politiche. Il bello è che in tutta questa storia, una soluzione indolore c’era, ma la maggioranza ha preferito seguire altre strade. Questa è l’ennesima conferma di quale sia il metodo di chi governa Tortoreto. In un anno abbiamo assistito solo a promesse, bugie ma fatti zero. Anzi, si continua sempre ad accusare le passate amministrazioni, ma ci si dimentica che il sindaco e il vicesindaco, sin dagli anni ’80, hanno amministrato questo paese.

Nico Carusi

consigliere comunale

Il segretario

Mauro Di Bonaventura

Tortoreto lì  20 luglio 2010

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