NEWSLETTER N. 21 anno II – DICEMBRE 2016
Immaginiamo una fredda notte di Natale del 1223. Immaginiamo San Francesco a Greccio, il saio rammendato sul suo corpo esile, siamo a tre anni dalla sua futura morte, i piedi scalzi, la salute minata dalle privazioni e la santa follia di vedere “con gli occhi del corpo”, il Bambino Gesù adagiato in una mangiatoia. Nasce così, in quella notte fra ceri e fiaccole, frati, uomini, donne del luogo la prima rappresentazione del presepe, la luce di Betlemme che si insinua come un cuneo nella cultura cristiana e popolare. E’ San Tommaso da Celano, primo biografo del Santo, a raccontarlo nella “Vita prima” nei suoi scritti in mostra a L’Aquila. Ma il presepe ha viaggiato, è arrivato ovunque, è entrato nelle case, in Abruzzo a Penne nel 1225, dove fu rappresentato per la prima volta in modo animato e realistico iniziando una tradizione che arriva all’ oggi, e siamo a Rivisondoli, al grande presepe vivente. Ma guardando indietro, alle botteghe artigianali del 1600, entriamo in un baule dell’ illustre famiglia Antinori, a L’Aquila, che custodiva una preziosa collezione di 107 pezzi confluiti per legami parentali alla ricca famiglia Stella Maranca di Lanciano. Siamo di fronte, e saranno esposti al Munda, a manichini unici, in legno dipinto e scolpito che superano, secondo alcuni esperti, gli esemplari napoletani, detentori fino a questo momento di un primato mai raggiunto. La donna col gozzo, la zingara, la nana, i tavernieri, il pescatore, ambulanti, vestiti con le stoffe dell’epoca, numerosi animali, un mondo di varia umanità sacra e profana ricca di simbolismi. E’ il Natale, è il presepe accanto all’albero, è il consumismo e la preghiera, la dedizione di chi insegna ai ragazzi la passione per le lettere nelle gare di lettura a Pescara o il talento di una creatività raccontata al Munda dal poliedrico artista Jean Blanchaert. Tutte espressioni artistiche del grande emisfero della creatività umana, e delle grandi energie che emanano, che possono calibrare le tempeste e orientare le vite , come luce di una stella cometa, verso il culto della bellezza e dell’arte.
DOMENICA 4 DICEMBRE – PRIMA DOMENICA DEL MESE #DOMENICALMUSEO INGRESSO GRATUITO, NEI MUSEI NAZIONALI
L’ingresso in tutti i musei è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.
Biglietto gratuito al di sotto dei 18 anni.
Con il biglietto d’ingresso ad un museo è possibile nella stessa giornata visitarne un altro della rete statale con riduzione.
Tutti i musei sono senza barriere architettoniche