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GENOVA, ON. BRAMBILLA: “UNA VERGOGNA E UN MOSTRO GIURIDICO LE PROPOSTE DI MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE SUGLI ANIMALI”

 

Le modifiche al Regolamento per la tutela e il benessere degli animali all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Genova sono “una vergogna” e “un mostro giuridico”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che promette ricorsi se il provvedimento sarà approvato martedì come proposto dall’assessore Italo Porcile (Pd). “No – avverte l’ex ministro – a questa riprovevole decisione, no alla “grazia” preventiva per chi abbandona gli animali”.

“Le nuove regole – spiega la paladina degli animali – lasciano sostanzialmente impunito un gesto che suscita profonda indignazione e  forte allarme sociale. L’abbandono è un crimine ignobile: espone creature indifese ad una vita di stenti e di sofferenze se non ad una morte lenta e crudele. Gli animali costretti a cavarsela da soli, senza casa, senza affetti, ignorati quando va bene, maltrattati quando va male, vivono un vero e proprio incubo. Perciò nessun regolamento può, in pratica, “assolvere” chi abbandona, come invece fa il testo proposto a Genova. Inoltre, le norme che potrebbero andare al voto del consiglio comunale si pongono in palese contrasto con leggi nazionali vigenti in almeno due punti: quando il reato di abbandono di animale è trattato come un illecito amministrativo, senz’altre conseguenze che una sanzione pecuniaria di 160 euro, o quando, sulla base dello stesso meccanismo, il testo punisce con una sanzione amministrativa di 100 euro chi dà da mangiare ai cinghiali (mentre la legge nazionale prevede un’ammenda da 516 a 2056 euro). Si tratta di un vergognoso invito a violare, rispettivamente, le disposizioni del codice penale e del collegato ambientale approvato in questa legislatura (siamo al paradosso) proprio dalla maggioranza parlamentare “a trazione Pd”. Aggiungiamo, infine, la contraddizione con l’impegno delle associazioni e i contenuti delle campagne informative contro l’abbandono di animali. Per quanto riguarda i cinghiali – prosegue l’on. Brambilla – sorge il sospetto che si voglia promuovere lo sconfinamento degli animali nelle aree urbane per poi giustificare misure più drastiche di quelle già adottate e accontentare finalmente le doppiette sempre in cerca di nuove prede. Noi della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente non ci stiamo. Se queste norme assurde e pericolose  saranno approvate – conclude – ci opporremo in ogni sede”.

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