intervento odierno in aula a palazzo Madama in replica al viceministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali Andrea Olivero sulle problematiche dell’emergenza maltempo in centro e sud Italia.
“Un obbligo morale prima ancora che politico” di dare una risposta solerte e concreta a tutte le popolazioni colpite dall’ondata di maltempo nel centro e sud Italia, specialmente a quelle messe precedentemente in ginocchio dal sisma. E’ questo l’oggetto dell’intervento che la senatrice di Fare! Emanuela Munerato ha sostenuto giovedì 26 gennaio nell’aula di palazzo Madama in replica alla risposta fornita dal viceministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali Andrea Olivero ad una sua precedente interrogazione firmata insieme alle colleghe di Fare!.
Interrogazione che aveva l’obiettivo di fare luce sulle tipologie di intervento urgenti messe in atto dal Governo nelle zone battute dalle eccezionali nevicate dei giorni scorsi e sulle strategie adottate per superare le lungaggini burocratiche che rallentano gli aiuti ai cittadini con un occhio di riguardo agli imprenditori agricoli e agli allevatori. “Innumerevoli – ha fatto sapere Munerato al Governo – sono le segnalazioni di stalle, serre, magazzini, case rurali e strutture crollate o rovinate per il peso della neve. Ingenti e ancora non quantificabili sono i danni per tutti i tipi di colture in Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania, Abruzzo, Molise e Puglia. La zootecnia versa in uno stato non meno grave, con danni alle stalle e l’impossibilità per molte imprese di proseguire con lo svolgimento delle regolari attività perché isolate. La situazione – ha aggiunto – è ancor più drammatica nelle zone colpite dal terremoto, dove non si è ancora riusciti a fornire moduli abitativi per le persone e tensostrutture per il ricovero del bestiame”.
La senatrice di Fare! rivolgendosi in aula al viceministro ha quindi riportato le drammatiche parole che un imprenditore, il cui capannone è crollato per il peso della neve, le ha riferito al telefono: “Mi sento spezzato”.
Da qui, la costruttiva esortazione al Governo a fare di più in questa delicata fase di emergenza: attivarsi per garantire misure concrete ed efficaci per la prevenzione dei rischi, assegnare maggiori poteri ed una maggiore autonomia al Capo della Protezione civile proprio per la gestione delle emergenze, il costante monitoraggio delle condizioni climatiche per scongiurare il ripetersi di ritardi ed errori di valutazione.
“Tutti noi abbiamo l’obbligo morale, prima ancora che politico – ha concluso la senatrice di Fare! – di dare una risposta, garantendo la vicinanza attiva delle Istituzioni alle popolazioni colpite e mettendo in campo tutte le energie necessarie, anche dal punto di vista normativo, per prevenire il ripetersi di simili catastrofi”.