Fratelli d’Italia, a quanto è dato sapere, correrà con un suo candidato Sindaco, con una o due liste d’appoggio. Auguri.
Forza Italia (o, meglio, quel che ne resta) pretende di essere la burattinaia del prossimo futuro politico di Giulianova. Lo dimentichi! Due peccati: uno originale e l’altro acquisito. Il primo è la perseverante vicinanza a quel Paolo Gatti, il demolitore di ogni accordo politico tra persone moderate, ossia quelle dedite alla ricerca del bene della comunità. A Teramo continua l’inguardabile commedia da lui generata. Il secondo è la dichiarata vicinanza al “Patto del Nazzareno” locale, ossia a quelle associazioni che raccolgono i neosocialisti, gli ondivaghi democristiani ed i vecchi cattocomunismi, oggi qui domani là. Quel patto è fallito a Roma, a Giulianova non avrà modo di attecchire.
Del P.D. è meglio tacere, memori della figura di bassissimo profilo intellettuale racimolata nell’ultimo Consiglio comunale. Tanto sterco in faccia al Sindaco, per poi dire che il “matrimonio”, seppur incrinato, sarebbe continuato. Lo dicemmo in tempo remoto, sono poltronisti, ma le prossime elezioni amministrative quantificheranno la loro forza, sempre più debole ed erosa dall’appoggio incondizionato dato al Sindaco despota. Giulianova muore. Loro fermi a custodire la poltrona. Candidato Sindaco del P.D. sarà un uomo o una donna? Al momento solo guerra intestina.
Il residuo della sinistra consiliare è pari pari a quella veterodemocristiana di una volta, pronta ai pomposi proclami ma colpevolmente testimone e concorrente dell’ingessatura della vita economica e culturale di Giulianova. Ad esempio, il sinistrorso Ufficio Europa (ossia quello che doveva intercettare le risorse economiche della Comunità Europea) che bilancio potrà offrirci? Il nulla assoluto! Solo il costo di un impiegato parcheggiato.
Ma qualcuno dovrà pur amministrare Giulianova.
Orbene, che dire di noi e degli altri?
Un movimento civico è in viaggio, pronto a sbocciare nel momento giusto.
Non vi sarà spazio per vecchi tromboni. I giovani “impuri” si diano un’identità propria, mostrino la resipiscenza e la loro indipendenza. Solo così potranno essere ascoltati.
Un’amenità per chiudere: un signore (che si riconoscerà in questa figura), con la sciarpa del “Giulianova Calcio” tenuta nelle mani volteggianti, nel giugno 2014 pronunciava in televisione un “alè alè alè” al momento della riconferma del Sindaco. Oggi costui rischia di essere querelato per aver diffamato il Sindaco, avendone denunciato la assoluta inconsistenza, il tradimento del programma e la mancata soluzione dei problemi quotidiani di Giulianova. Quel signore sarà, oggi, più cosciente nel momento in cui porrà il suo segno sulla scheda elettorale. Come lui, tantissimi altri delusi dall’attuale amministrazione, dal vice sindaco compreso.
E’ il nostro modo di vedere, senza offesa.
Gruppo consiliare Linea Retta
Alberto di Giulio Fabrizio Retko