Cultura & Società, Lettere

Castellalto. Lettera aperta per “ L’Abruzzo Book Festival”

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera giunta in redazione. L’autore/autrice, debitamente firmata, vogliono rimanere anonimi.

La redazione

de giulianovanews.it

Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo. (Laozi)

La prima edizione dell’Abruzzo Book Festival rappresenta il primo passo di un viaggio tra le piazze, le vie ed altri luoghi della città di Castellalto. Un viaggio all’insegna dell’incontro e del divertimento culturale.                  Un percorso che unisce i numerosi “artisti” presenti in un confronto capace di dare corso alle loro diverse idee. Cosi  immagino questo Festival. Una giornata di sole, di allegria, di bimbi, di scrittori, di pittori, di musicisti “di tanti talenti insieme” in un comune intento, quello di fare cultura e di farla per tutti senza escludere nessuno.

Credo sia stato proprio questo il principio da cui l’ideatore del festival sia partito per intraprendere l’appassionante lavoro di tessitura di questa giornata. Un lavoro umanamente ed emotivamente tanto impegnativo che solo un grande amore e una grande passione  possono aver trasformato da timida idea a  progetto di successo.

Forse rappresenta solo una piccola voce  nuova nel coro  dei tanti festival e rassegne e fiere nel panorama italiano. Una voce che nasce come autodidatta fra le tante difficoltà e forse anche fra i numerosi pre-giudizi e  senza troppi aiuti. Ma è una voce che si leva dal silenzio, e non è retorica, di una terra tanto, troppo ferita.

Enzo Delle Monache è appassionato di scrittura, di cultura e di arti in genere, ma è soprattutto un uomo profondamente legato alle sue origini e alla sua terra. Immagino che il Festival  sia la sua dichiarazione d’amore.

Dall’incantevole cornice di Castellalto, come fosse il balcone di Giulietta, nella notte incantata del 21 luglio, l’anima della città e l’identità del suo popolo fusi in un’unica parte vitale, in un unico respiro, alzeranno il loro messaggio d’amore.

Spesso mi chiedo, di fronte a grandi progetti o mentre leggo un libro, se il movente sia l’ambizione.

L’ambizione è il  “Desiderio assiduo ed egocentrico di affermarsi e distinguersi” con un significato piuttosto negativo. Ma se l’ambizione diventa “Sogno” mi chiedo “Chi non ha mai avuto un sogno nel cassetto?”. Ammiro chi trova la forza e il coraggio per  realizzare un sogno.

Ammiro chi fa del proprio sogno, sia esso un libro, un quadro o il testo di una canzone, uno strumento di dialogo per tutti.

L’artista, con le sue opere parla di sé, ma, mentre lo fa, parla anche di me, di te, di tutti noi. La sua gioia diventa la mia, riconosco il suo dolore simile al mio.

Per questo l’arte è di tutti. Per questa ragione l’arte unisce. Per questo motivo l’Abruzzo Book Festival, che forse è nato come il sogno di Enzo Delle Monache, ora potrà essere il sogno di molti.

Lettera firmata

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