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Roma. Mostra “Over the Sky”: Nello Petrucci, il moderno Dedalo pompeiano

 

Roma. Oggi si chiude la mostra dell’artista pompeiano Nello Petrucci, “Over the Sky”, inaugurata lo scorso 3 giugno, presso la sede dell’Ambasciata americana a Roma, a cura di Francesca Barbi Marinetti. Abbiamo avuto l’occasione, il 21 giugno, di partecipare all’inaugurazione ufficiale da parte dell’Ambasciata americana, con tanto di cerimoniere ufficiale alla presenza del Vice Ambasciatore USA in Italia e San Marino, Kelly Colleen Degnan. Evento accompagnato dalle musiche della Kosmos Quartet (Students of Colorado University at Boulder) con: Sophia Thaut, Natalie Smith, Elizabeth Macintosh e Ethan Blake. Una mostra realizzata grazie al contributo di Contemply SRL ente promotore diretto da Gianni Boccia. Fa un effetto strano entrare a Palazzo Margherita, attuale sede diplomatica degli USA in Italia, dove visse Regina Margherita o Regina Madre dopo la morte del suo consorte Re Umberto I. Proprio questa donna e la sua corte scelse di far nascere il futuro Re d’Italia Vittorio Emanuele III a Napoli. Sarà pura coincidenza questo legame con la terra campana? Noi crediamo di no! Petrucci è nato a Castellamare di Stabia, si divide tra Pompei e New York. Ha studiato regia cinematografica, lavorando su diversi film tra cui quelli di M. Scorsese, A. Taub, M. Bros. Ha scritto e diretto vari cortometraggi ricevendo numerosi premi: una sua produzione è in lizza per il David di Donatello come miglior cortometraggio. Dopo un soggiorno determinante a Dublino, attratto dalla scenografia, è ritornato a Napoli per diplomarsi all’Accademia di Belle Arti. Qui ha realizzato e girato un film, dalla cui esperienza è nato lo spunto per le arti visive divenute materia prima per la accrescere la sua fantasia e per sviluppare un nuovo percorso. Petrucci, attraverso le sue 20 tele, ci rappresenta una New York diversa, vista dall’alto e frastornata da continui frammenti che occultano la vista del profondo. Lui stesso, nel pregevole catalogo pubblicato da Carlo Cambi editore, dichiara: “…solo con lo strappo provo una certa forma di liberazione”. Nel volume, a cura del critico d’arte Marcello Francolini, con un suo testo introduttivo, presenta contributi critici di: Francesca Barbi Marinetti, curatrice della mostra; Lara Caccia, docente Accademia delle Belle Arti di Catanzaro; Maria Letizia Paiato, docente Accademia di Belle Arti di Macerata; Mary Angela Schroth, direttrice galleria Sala Uno Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Roma e Mario Sesti, regista e noto critico cinematografico. Tra le sue opere, spicca come un flash back, un celebre frame di una ripresa delle Torri Gemelle durante l’attentato terroristico dell’11settembre 2001, dove si vede il corpo di un uomo (furono 2.753 i morti) che cade nel vuoto. Altra coincidenza. L’attuale Ambasciatore Usa in Italia, Lewis Michael Eisenberg, fu presidente dell’Autorità Portuale di New York e New Jersey nel 2001 durante l’attacco terroristico. Dopo 17 anni da quei tragici fatti, nel 2018, l’artista campano stabilisce la sua residenza artistica presso il 3World  Trade Centre, dove ha realizzato la monumentale The Essence of Lightness, partecipando al progetto della street art nel prestigioso  3World Trade Center della famiglia Silverstein. Ora è in lavorazione il progetto “Pompei e i misteri dell’eterna bellezza”, che si terrà negli Scavi di Pompei nel 2019/2020 a cura di Alessandro Cecchi Paone. Petrucci, con questo ciclo pittorico, sembra un moderno Dedalo, con i suoi labirinti newyorkesi visti dall’alto, ma senza il Minotauro mostruoso di antica memoria.

Walter De Berardinis

Giulianovanews.it

 

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