Abruzzo

Abruzzo. DPEFR: CHIODI, NESSUN RITARDO NELLA PROGRAMMAZIONE

IL PRESIDENTE RASSICURA: SOLO TEMPI TECNICI DA RISPETTARE. (REGFLASH) – L’Aquila, 25 ago. “E’ bene sgombrare il campo da equivoci e interpretazioni fuorvianti a proposito del rispetto dei termini di presentazione del Dpefr. Non esiste da parte nostra alcun ritardo anzi, stiamo lavorando alacremente alla bozza tecnica del documento e, già da tempo, abbiamo avviato incontri con le parti sociali. Qualcuno ignora, probabilmente, che la riforma del bilancio dello Stato ha di fatto spostato i termini di presentazione del Documento di Programmazione statale (DPEF) per cui, nella nostra programmazione, non possiamo non tener conto di quei provvedimenti di finanza pubblica statale che trasferiscono importanti risorse e anticipano le variabili statali sulle quali impostiamo il bilancio. Dunque, qualunque nostro Documento preparato prima rischia di fare previsioni poco attendibili”. Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, risponde così a chi punta il dito, in questi giorni, contro il mancato rispetto dei termini per la presentazione del DPEFR e ribadisce che la Regione Abruzzo è perfettamente in linea con i tempi di lavoro e ricorda come la scadenza di fine giugno prevista dallo statuto regionale, comunque, non sia stata rispettata, anche dalle precedenti amministrazioni. “A maggior ragione quest’anno – ha aggiunto Chiodi – con l’entrata in vigore della riforma del bilancio dello Stato (Legge 196 del 31 dicembre 2009) il rispetto dei termini di presentazione del DPEFR previsti dalla legislazione regionale (30 giugno indicato dallo Statuto, 5 settembre dalla legge regionale di contabilità) è diventato tecnicamente impossibile. E’ bene chiarire che la riforma del bilancio dello Stato ha spostato i termini di presentazione del Documento di Programmazione statale (DPEF) dal 31 luglio al 15 ottobre di ogni anno (è cambiato anche il nome del documento che ora si chiama Decisione di Finanza Pubblica – DFP). Questo significa – ha proseguito – che i dati di riferimento sulle risorse che lo Stato trasferisce alle Regioni, le principali azioni programmatiche del governo centrale (ivi inclusi i provvedimenti che andranno in Finanziaria) e le infrastrutture di rilevanza nazionale ma anche regionale che lo Stato intende cofinanziare (contenute nell’Allegato Infrastrutture del DPEF), ovvero tutti gli elementi sui quali costruiamo il nostro DPEFR saranno note soltanto a metà ottobre. Tuttavia, in questi giorni, si sta mettendo a punto la bozza tecnica che, come al solito, sarà portata al tavolo di concertazione con le parti sociali, approvata dalla Giunta prima di passare in Consiglio. E comunque, nei mesi di giugno e luglio, con cadenza quasi settimanale, – ha concluso il Presidente – ho convocato le parti sociali (sindacati, associazioni di categoria, ecc.) per discutere singoli argomenti di programmazione, ma anche per recepire indicazioni da inserire nei programmi per cui gli uffici hanno già avviato il processo di redazione del DPEFR”. La data di metà ottobre consentirebbe di tener conto nel DPEFR anche di altri provvedimenti di finanza pubblica statale di enorme rilevanza per la finanza regionale: basti pensare alla determinazione del fabbisogno del sistema sanitario regionale, che è tradizionalmente deliberato ogni anno dal CIPE non prima di settembre. (REGFLASH) KS 100825

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