Preg.mo direttore,
Mio padre Francesco Manocchia fu ucciso in un bombardamento aereo a Giulianova circa 75anni fa,io nel contempo, ero finito in ospedale per 70 giorni pieno di schegge di bombe nel corpo, mio fratello Lino era prigioniero dei nazisti in Germania, dopo essere stato arrestato a Mostar in Jugoslavia. Vogliamo parlare di mia madre vedova? Senza casa, distrutta dalle bombe degli “alleati” e senza un centesimo in tasca. Fu proprio lei a insistere di lasciare l’Italia e di andare da mio fratello Lino in America, che aveva sposato una italoamericana (Di Michele). Fu un tormento, mia madre mi diceva in Italia non c’e’ lavoro,che cosa conti di fare? Cosi’ salii sull’Andrea Doria, un altro italiano emigrato. Oggi dovrei essere pienamente
d’accordo con gli italiani che vogliono “porte aperte” per gli emigranti africani e di altre parti del mondo.
Pero’ e’ logico fare un piccolo ragionamento su questo punto: lasciai l’Italia quando le cose a casa nostra andavano male,molto male. In America c’era lavoro,se
volevi veramente lavorare. Tuttavia per entrare in USA
dovetti prima recarmi al consolato americano a Napoli,giurare che non ero un comunista,spiegare che
anche se non riuscivo a trovare lavoro in America,la’ c’era qualcuno che mi avrebbe aiutato ad andare avanti.
In Italia le cose sono un tantino diverse. Anzi,bando alle chiacchiere , da voi si dicono un sacco di sciocche, le cose sono molto diverse.
Vogliono entrare in Italia,i cosiddetti migranti,senza rispettare certe condizioni,come per esempio dimostrare
di avere le carte legali in regola per essere ammessi in
Italia. Ma il punto più’ importante e sinceramente incomprensibile
e’ che l’Italia oggi non ha lavoro per gli italiani,e’ nei guai seri
economicamente,non riesce a mettere assieme un governo per piu’ di qualche mese.Insomma non potrebbe (non puo’)permettersi di accogliere chi ha bisogno.Inoltre i governicchi italiani vengono sopraffatti da altri stati europei,che fanno e disfanno,danno ordini all’Italia ed altre cose che fanno bollire il sangue.
Leggevo questa mattina: piu di un miliardo spesi per le carceri dei migranti in Italia. Ma non vi fa pensare? Che cosa cercano di provare quegli italiani (il papa in testa,purtroppo) di essere un popolo buono,sempre accogliente? Certamente. Ma la realta’ della vita e’ questa: tenere cura prima di tutto e di tutti degli italiani,poi,se e’ possibile economicamente, accogliere altri emigrati. Se non riuscite a vedere chiaramente questa situazione,allora o siete ciechi o non amate la nazione dove siete nati.
Benny Manocchia