Da tempo la Giunta Costantini annuncia l’introduzione del DASPO urbano a Giulianova, cioè la possibilità data al sindaco di allontanare da alcune zone della città persone considerate responsabili di degrado urbano e di minare la sicurezza dei cittadini.
Premesso che per chi commette reati esistono le sanzioni previste dal codice penale noi pensiamo che il DASPO urbano sia una misura amministrativa inutile.
Inoltre esso può configurarsi come un accanimento nei confronti di persone che non hanno commesso alcun reato ma vivono un forte disagio.
Va evidenziato anche che essendo eccessivamente discrezionale, può generare ingiustizie e atti discriminatori verso persone considerate indesiderate.
Il decoro di un luogo non può certamente essere misurato sulla base della presenza di poveri e più in generale di persone in difficoltà, semmai una città decorosa, giusta e solidale dovrebbe individuare gli strumenti per dare risposte alla grave indigenza e alle ragioni del disagio sociale.
Considerato che il DASPO è stato voluto dal legislatore per “ripulire” velocemente i centri storici con l’inevitabile conseguenza di avere periferie-ghetto, cosa potrebbe accadere nel momento in cui lo si applicasse nelle piccole realtà come Giulianova?
I problemi sociali vanno affrontati, non allontanati o nascosti sotto il tappeto, magari per carpire demagogicamente maggiore consenso.
Noi del Cittadino Governante siamo contrari all’utilizzo del DASPO urbano e ci batteremo nelle istituzioni ed in città perché le forze dell’ordine garantiscano la sicurezza sanzionando i reati, e le amministrazioni governino la comunità con buone politiche sociali inclusive.
Auspichiamo, infine, che anche le forze politiche non presenti in consiglio comunale, le associazioni del volontariato, il mondo cattolico nelle sue varie espressioni sentano il bisogno di manifestare il proprio pensiero in questo delicato passaggio della vita cittadina.
Giulianova 13 febbraio 2020
IL CITTADINO GOVERNANTE
associazione di cultura politica