GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 31.
di Sandro Galantini*
Nel 1907, giustificando in parte le storie popolari relative a favolosi tesori disseminati nei nostri territori, casualmente si scopriva a Giulianova un ripostiglio monetale di età medievale non particolarmente cospicuo però di una certa consistenza. Erano infatti 36, diligentemente repertati, i “pezzi” riportati alla luce. Si trattava di 4 ducati del Senato Romano, di 1 fiorino di Firenze, di 1 ducato di Luigi I d’Ungheria e soprattutto di ducati d’oro veneziani, tutti databili al XIV secolo. Di questi 1 era risalente al tempo del governo del doge Francesco Dandolo (1329-1339); 7 a quello di Andrea Dandolo (1343-1354); 3 a quello di Giovanni Dolfin (1356-1361); 2 a quello di Lorenzo Celsi (1361-1365); 1 a quello di Marco Corner (1365-1368); 12 a quello di Andrea Contarini (1368-1382); 1 a quello di Michele Morosini (1382) e 3 infine a quello del doge Antonio Venier (1382-1400).
Il tesoretto monetale evidenziava i rapporti commerciali e i traffici marittimi intercorrenti tra Castel San Flaviano, che si giovava ancora delle strutture portuali realizzate dai romani a Castrum Novum, e altri centri della Penisola.
* Storico e Giornalista