Abruzzo

Politica. Analisi della situazione politica, da Weimar a Futuro & Libertà Elezioni rinviate, ma Berlusconi ha capito tutto…

Chieti, 27 Ago ‘10, Ven , S. Giuseppe Salasanzio  – Anno XXXI n. 332 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  n. 1/81


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Ap – Fantapolitica?

Analisi della situazione politica, da Weimar  a Futuro & Libertà

Elezioni rinviate, ma Berlusconi ha capito tutto…

Presto o tardi alle urna, o per lui sarà la fine

di Marino Solfanelli

La volontà certamente sincera di terminare la legislatura o, quanto meno, l’attuazione del programma elettorale, ma andare alle elezioni – dopo che i “picciotti” di Bossi (e non solo loro) avranno maturato il periodo pensionabile – vorrà dire per Silvio Berlusconi rompere l’accerchiamento. La situazione è più seria di quanto si potesse immaginare, e prescinde dallo scorretto velleitarismo di Gianfranco Fini, strumento non so dire quanto consapevole di una strategia di dominazione internazionale. La salvezza politica di Berlusconi risiede solo in un altro successo elettorale.

La situazione è analogia a cosa già accaduta – dirò quando – che rivela un antico disegno.

Certo, Fini ambizioso e scorretto, un Mida all’incontrario che sfascia tutto ciò che tocca e rinnega tutto ciò in cui ha fatto credere di “credere”: dal Mussolini “più grande statista del mondo” al “Fascismo male assoluto”; e poi il falso giuramento di fedeltà alla causa del Fascismo moderno davanti alle spoglie di Almirante; la moglie “rubata” al camerata di partito, che con un pugno sul vivo gli mutò i connotati; l’abbandono della moglie per l’amante di Gaucci; la dissoluzione del MSI prima e di AN dopo, ed ora il tentativo di disfacimento del Pdl.

Perché tutto questo? Per quanto ambizioso e senza scrupoli Fini non è uno stupido, è sa benissimo che la sua azione apparentemente inspiegabile non approderebbe a nulla se fine a se stessa, con quell’esercito di lanzichenecchi che si ritrova intorno, da Bocchino a Barbareschi, che egli intimamente disprezza.

E allora? Per trovare il bandolo della matassa bisogna seguire attentamente le campagne di quelle che rappresentano le nostrane “punte di diamante” della “occulta strategia della guerra senza con confini”, nell’ordine di importanza: Corriere della Sera, Repubblica, Partito Radicale, quest’ultimo spelacchiato cane ringhioso che ogni giorno, attraverso radio radicale,  inveisce contro il patto “scellerato” tra i “dittatore libico” e Berlusconi e D’Alema. Perché anche D’Alema? Perché in ripetute occasioni ha espresso le proprie simpatie per il “depredato” (a dir poco) popolo palestinese.

Facciamo un passo indietro.

Mussolini sosteneva che, perché sia veramente libera, una Nazione deve produrre nel proprio ambito territoriale tutto ciò di cui il suo popolo ha bisogno: grano, stoffa, cuoio, energetici, ecc., in una parola: “Il mercato organico” o, più semplicemente, l’autosufficienza. Il suo pensiero, che si diffondeva in altri Stati europei, andava oltre, sino ad ipotizzare l’ Eurafrica, un grande mercato organico intorno al bacino del Mediterraneo, che avrebbe recato benessere a molte Nazioni occidentali con la fusione tra tecnologia europea e ricchezza energetica africana. Idea certamente geniale, da “grande statista”, come avrebbe detto Fini, ma che cozzava con gli interessi economici delle potenze all’epoca definite “demo-plutocratiche-massoniche” cui si sottraeva il mercato europeo, con qualche inconveniente (per loro): chi non ricorda la grave crisi americana del 1939? E fu la guerra…

Torniamo a Bomba, come avrebbero detto i filosofi Silvio e Beltrando Spaventa, che di quando in quando a Bomba, Comune della nostra provincia, loro paese natio, tornavano veramente.

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ABRUZZOpress – N. 332 del 27 Agosto ’10                                                                                                                               Pag 2

Qual è l’argomento ricorrente in questi giorni e sul quale insistono le tre “punte di diamante” di cui abbiamo detto (Corsera, Repubblica e Partito Radicale)? La venuta di Gheddafi in Italia, con i suoi accordi di espansione energetica, che vengono subdolamente indicati come affari personali di Berlusconi, che fanno il paio con gli accordi unilaterali energetici con la Russia di Putin.

Accordi di interesse nazionale, della nostra nazione, interessi che però non coincidono con di quelli delle potenze egemoniche che hanno la loro maggiore forza nella “disorganicità dei mercati” (altrui), quelle “plutocrazie” oggi più semplicemente definite “poteri forti”. I nostrani “cantori” della faziosità, che tanto fanno finta di scandalizzarsi, non ebbero nulla da ridire quando i soldi del “dittatore libico” affluivano copiosamente nelle casse della Fiat e nei forzieri della Banca d’Italia.

In altra epoca i conflitti economici scaturiti dalla economia nazionalista italiana furono risolti – si fa per dire – con Hitler: quattro consociate della G.M. riuscirono a riarmare la Germania, la repubblichetta di Weimar, in meno di dieci anni, facendone – da nazione debellata, decolonizzata, economicamente distrutta – una delle potenze più grandi del mondo. Per quale scopo? Fecero credere al dittatore nazista (che era uno di loro – V. il Giornale del 26 Agosto ’10) che avrebbero riunito l’Europa sotto il pangermanesimo, ma era un inganno, e le conseguenze (comprese le reazioni di Hitler), sono note.

Proporzioni a parte, per porre un margine alla attuale politica energetica italiana (accordi con Russia e Libia) vi sono stati diversi tentativi, persino quello di abbattere moralmente e fisicamente Berlusconi; tentativi finora tutti falliti: le avversioni giornalistiche del Corsera, le campagne scandalistiche di Repubblica, le escort, i continui attacchi di Radio Radicale, addetto ai servizi meno nobili… Evidenti persino le ragioni per cui il Giacinto Pannella attacca ogni giorno Massimo D’Alema (gli hanno persino portato il nemico dentro il partito), associandolo quasi sempre a Berlusconi…

Tornando a Berlusconi, le continue iniziative della Magistrature, le aggressioni fisiche, gli attacchi continui, non riescono a demolirlo, per via dei successi elettorali a non finire, una opposizione allo sbando inconcludende e inconsistente… Figurati, con Parisi e Rosy Bindi, povera sinistra…

Infine la soluzione: Gianfranco Fini, il suo ingresso nella Massoneria (cui credo non sia estranea la nuova compagna), la visita ad Israele, lo “zucchetto”, la continua logorante azione contro il leader e il suo governo, che si rivelò in tutta la sua subdola verità con il “fuorionda” con il magistrato di Pescara, quando faceva il tifo per il super assassino mafioso Patuzza…

Sembra proprio non vi sia dubbio: Fini è l’Hitler della situazione, il grimaldello scelto per scatenare la guerra nell’interno della maggioranza… speriamo solo non faccia la stessa fine del dittatore tedesco…

Per salvarsi dalla congiura Berlusconi ha una sola possibilità: appena possibile alle elezioni, rimettersi nelle mani del corpo elettorale, di quel popolo che ha sempre creduto in lui, e lo ha sempre gratificato con larga messe di voti. Se saprà ancora parlare al popolo, “quelli lì” non prevarranno, almeno per questa volta!…

Mussolini diceva che se uno Stato non è etico per governarlo basta un Consiglio d’Amministrazione. Ebbene, ritengo che quello in carica sia un buon C.d’A., con un presidente imprenditore e ministri pragmatici che hanno dimostrato di saper far di conto. Chi altro sennò: chi, cose si dice da noi: “non ha mai alzato un ceppo da terra”?

M.S.

New York:                                                       Londra:                                                                  Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

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One Comment

  1. che fini dall’essere “nessuno”, o meglio un partito che non avrebbe mai raggiunto i vertici se non grazie a Berlusconi a Giuda il passo è breve. Anch’io vedo la soluzione ai problemi dell’Italia, nostri e del PDL nelle prossime votazioni.Con le nuove alleanze si dovrebbe fare un pò più di chiarezza.

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