Giulianova, In rilievo

Il Sindaco Costantini replica a Ferretti: “mai sottovalutato il ruolo di Atri ma ci siamo difesi dopo anni di umiliazioni e spoliazioni del nostro ospedale

In merito alla lettera aperta inviata dal Sindaco di Atri Piergiorgio
Ferretti, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Jwan
Costantini ad una emittente locale, il primo cittadino replica quanto
segue.

“Caro Piergiorgio, non comprendiamo davvero il senso di questa lettera che
appare scomposta. Nessuno si è permesso di denigrare il lavoro del
personale medico e paramedico dell’Ospedale di Atri, anzi di sicuro il
loro operato è stato fondamentale per la comunità e va riconosciuto e
lodato. Dal mio canto mi sono limitato a rilasciare una intervista in cui
si spiegava, in maniera del tutto serena, quanto realizzato in questi mesi
per l’Ospedale di Giulianova e si ricordava che, mentre qualcuno voleva,
in maniera ingiustificata, trasformare il nostro nosocomio in una
struttura Covid, nonostante non si trovasse nell’area maggiormente colpita
dal contagio, altri hanno espresso valutazioni più oggettive ritenendo
l’Ospedale di Atri, per la sua posizione geografica, il più adatto a
rivestire tale funzione. La nostra comunità si è sempre spesa, mettendo a
disposizione di tutti gli ospedali, i volontari della nostra Protezione
Civile, la migliore in provincia di Teramo e quelli della nostra Croce
Rossa, che si sono impegnati a sistemare la struttura di triage in 3
ospedali su 4, mentre dobbiamo purtroppo ricordare che in passato il
nostro ospedale è stato continuamente smembrato, di reparti e servizi
fondamentali. Il popolo giuliese si è sempre distinto per umanità e
solidarietà nei confronti di altre realtà territoriali, in tutte le
emergenze che abbiamo vissuto, da quella legata al terremoto a quella
vissuta con il maltempo. Inoltre, come dimenticare, che grazie al nostro
lavoro siamo riusciti a far aprire, dopo 18 anni, la Rsa di Bivio
Bellocchio che ad oggi ospita i degenti Covid in via di guarigione, che
altrimenti avrebbero ulteriormente intasato gli altri ospedali della
provincia. E quindi è arrivato il momento adesso di ridare dignità al
nostro nosocomio e ai nostri concittadini. Nell’intervista, tra l’altro,
non ho mai nominato l’Ospedale di Atri per cui se qualcuno ha preso la
palla al balzo per finire sugli organi di informazione, lo comprendiamo.
Caro Piergiorgio, ho sempre e solamente adempiuto agli interessi della mia
comunità, aspettando che chi ha per anni bistrattato il nostro Ospedale
vada definitivamente in pensione”.

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