Riapre per lo studio e per il prestito la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” Lunedì 17 maggio riapre al pubblico su prenotazione la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” nello storico Palazzo di corso Garibaldi, per quanto concerne lo studio e la consultazione all’interno della struttura e il prestito di libri, dopo oltre un anno di chiusura al pubblico per restrizioni anti-contagio, lavori di riordino e ristrutturazione interna. La biblioteca osserverà i seguenti giorni ed orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle 15.30 alle 19.00. Al fine di poter accedere alle postazioni per lo studio e la consultazione interna, è obbligatorio prenotare all’indirizzo email bibliotecabindi@comune.giulianova.te.it e/o al numero telefonico 0858021308, entro le ore 18.30 del giorno precedente (chiamate dalle 15.30 alle 18.30). Gli utenti saranno accolti nell’androne di Palazzo Bindi ed accompagnati presso la postazione assegnata. Chiaramente sarà obbligatorio indossare sempre la mascherina, igienizzarsi le mani e mantenere la distanza di almeno un metro e mezzo. Le richieste di prestito verranno gestite tramite posta elettronica all’indirizzo bibliotecabindi@comune.giulianova.te.it. Resta inoltre attiva l’iscrizione gratuita alla Biblioteca Digitale della Regione Abruzzo di MLOL, la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale. Ulteriori informazioni e il catalogo dei titoli è consultabile sul sito web della Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” https://biblioteca.comune.giulianova.te.it/. “Dopo oltre un anno, pur con regole a garanzia della salute pubblica, riaprono al pubblico le sale e il patrimonio bibliografico della prestigiosa Biblioteca “Vincenzo Bindi” – dichiara l’assessore alla cultura Paolo Giorgini – investita nei mesi scorsi, grazie alla sinergia con l’assessorato ai lavori pubblici, da interventi fondamentali per il suo funzionamento, come la realizzazione del deposito, dell’ingresso disabili su via Bindi, del nuovo lucernario, e l’acquisto di 10.000 euro di nuovi volumi grazie al finanziamento ministeriale. Allo stesso modo, non si sono fermati il riordino delle sezioni e la catalogazione in SBN, condotta dalle bibliotecarie-professioniste della Piccola Opera Charitas. Un lavoro enorme da troppo tempo atteso e che occuperà ancora la Biblioteca comunale per i prossimi anni a venire”.
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