Cultura & Società

Il docu-film “Pescara, l’estate infinita”, della durata di 60 minuti, scritto da Giuseppe Sansonna, andrà in onda in prima TV nazionale domenica 11 luglio 2021 alle ore 22 circa su Rai 5, all’interno del programma “Di là dal fiume e tra gli alberi”.

Pescara è puro jazz. La puoi immaginare nel bianco e nero dei suoi fotografi, come Gino Di Paolo e Paolo Iammarrone, vibrare sulle note dei miti passati da questi lidi, attirati dal suo antico festival.
E da una città cresciuta in fretta come l’America, risorta dopo le bombe alleate. Distesa tra il mare e le palme come una Miami adriatica, sorvegliata a distanza dal Gran Sasso

Una città figlia di due padri, speculari e opposti, nati sulla stessa via, a un pugno di metri l’uno dall’altro.
Gabriele D’Annunzio ed Ennio Flaiano, l’arcitaliano e l’antitaliano. Dal realismo magico, e un po’ funereo, delle Novelle della Pescara, all’ironia agra della provincia balneare e vitellona, data in pasto alla bulimia onirica di Fellini. Ce ne parla il dandy dannunziologo Marzio Maria Cimini.
Ma Pescara è anche l’estate eterna, sfrontata e senza rughe, dei suoi imprenditori corsari, come Gianni Santomo, Eriberto Mastromattei e Gino Pilota. Vissuta buttandosi dal ponte, con o senza motocicletta, incenerendo sei miliardi in una sera alla roulette, per poi riguadagnarli in un mese. Diventando intimi di Ayrton Senna e salendo sul tetto d’Europa, con l’ingaggio del Maradona della pallanuoto Manèl Estiarte.
Era meglio lo champagne calcistico di Galeone o quello di Zeman? E com’era la Pescara degli anni settanta, con gli occhi sempre aperti, percorsa da calciatori nottambuli che sembravano artisti, e avevano faccia e cuore da rivoluzionari? Come Marco Masoni, passato dalla vita e da Pescara come un turbine. E come Andrea Pazienza, iscritto come Tanino Liberatore, al liceo artistico locale, il mitico Misticoni, docenti Sandro Visca e Albano Paolinelli, prima che entrambi diventassero i re del fumetto europeo? Pescara è Rino Gaetano che si ferma al lido pescarese La Sirenetta, rapito da un emigrante abruzzese appena tornato dalla Germania, a bordo della sua !31 Abarth, al juke box del lido ascoltava all’infinito le stesse anacronistiche canzoni sentimentali, nostalgico di un’Italia ormai perduta. “E cantava le canzoni” diventerà uno dei suoi pezzi più celebri, tammurriata portata con successo al Cantagiro del 78.
Pescara è ancora piena di artisti, capaci di accarezzarne e rielaborarne l’anima, tornati in riva all’Adriatico dopo aver girovagato per il mondo. Giovani talentuosi come il pittore Matteo Fato e il musicista Piero Delle Monache

“Pescara è nu film”, recita un detto locale.

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