L’artista parla di 2.800 schegge di vetro rosse quanti sono i partigiani morti per la battaglia di Fiume, ma le ricerche più serie parlano di circa 450 partigiani morti per la conquista di Fiume. La stella rossa è un simbolo del regime comunista jugoslavo che ha certamente contribuito a sconfiggere il nazifascismo a Fiume e nella Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale; di questo fatto esiste già un monumento a Fiume-Rijeka e si trova lungo il fiume Eneo o Rjecina che divide Fiume da Sussak. La stella rossa purtroppo rappresenta anche un’ altra faccia e cioè quella antidemocratica del regime di Tito, che a Fiume dietro la regia della polizia segreta Ozna ha causato tra il 1945 e il 1946 circa 600 liquidazioni sommarie di italiani, tra cui molte donne e semplici civili. In quel triste periodo per la vita democratica un certo numero di croati non comunisti furono eliminati anche a Sussak, tra essi il parroco Martin Bubanj. Inoltre il regime con la stellarossa di Belgrado ha dato il via all’ esodo di circa 38.000 fiumani. Inoltre l’artista parla di 2.800 schegge di vetro rosse quanti sono i partigiani morti per la battaglia di Fiume, quando le ricerche più serie parlano di circa 450 partigiani morti per la conquista di Fiume. Se la democrazia in Croazia esiste oggi non è grazie al regime jugoslavo di Tito, ma grazie alla Guerra Patriottica iniziata dal presidente Tudjman nel 1991 e conclusasi definitivamente nel 1996. Nell’ odierna Unione Europea non vi è posto per simboli di poteri statali che hanno significato a guerra finita nuove dittature.La stella rossa ha un significato ambiguo perché simbolo della lotta comunista per la liberazione dal nazifascismo, ma di rimando diventò simbolo di regimi dittatoriali e antidemocratici. Dare alla stella rossa tutta questa evidenza rappresenta un atto divisivo e non conciliatorio. Inoltre sul grattacielo di Fiume svettava per decenni la stella rossa con la scritta Tito. Non è pertanto il ” neboder’ progettato dall’ architetto triestino Nordio il posto giusto per esibirla. Il luogo più adeguato per ospitarla sarebbe in un museo, con tutte le dovute spiegazioni relativa all’ opera dell’ artista. M. Micich Marino MicichArchivio Museo storico di Fiume-Studi Fiumani
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