Questo pomeriggio il Sindaco di Teramo e presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto ha partecipato alla chiusura del Giubileo per il centenario della canonizzazione di San Gabriele, santo patrono d’Abruzzo e dei giovani. Nel corso delle celebrazioni, che hanno preso avvio questa mattina e che sono state chiuse dalla messa celebrata dal vescovo Lorenzo Leuzzi e dal passaggio della Porta Santa,è stato presentato il francobollo dedicato a San Gabriele.
Nel corso del suo intervento il primo cittadino, dopo aver portato il saluto di tutta la comunità, ha richiamato la figura del santo patrono come guida di un’intera comunità e come esempio da seguire per le istituzioni, soprattutto in un momento come quello attuale.
“La figura di San Gabriele deve essere per noi presidio e direzione – ha detto D’Alberto – presidio come patrono d’Abruzzo, punto di riferimento di un territorio regionale che ha avuto tante calamità nel corso del tempo oltre quella che stiamo vivendo, a partire dal terremoto, ma che è rimasta forte tracciando un percorso di uscita che oggi ci sta accompagnando verso il superamento di questa difficoltà. Ma soprattutto direzione perché come patrono dei giovani, con il suo sorriso, traccia una direzione chiara che deve portarci ad adottare le scelte migliori per le future generazioni”.
In quest’ottica per il primo cittadino, le opportunità offerte dall’Europa, come il fondo Next Generation Eu legato al Pnrr, “non devono essere intese solo come legate a risorse economiche e finanziarie, ma come azione istituzionale e culturale rivolta alle nuove generazioni che dobbiamo mettere in campo quotidianamente”.
D’Alberto, che ha ricordato le numerose iniziative messe in campo nel corso dell’anno, “che hanno rappresentato veri e propri investimenti per il nostro territorio e che ci hanno consentito di muovere tante categorie dimostrando il dinamismo della nostra comunità” , ha terminato il suo intervento sottolineando come la chiusura del Giubileo arrivi in un momento che se da un lato vede l’avvio dell’uscita dalla fase di emergenza pandemica dall’altro vede l’esigenza di ribadire con forza l’esigenza di pace.
“Un messaggio che viene trasmesso con grande forza qui, da San Gabriele – ha concluso il primo cittadino e presidente Anci Abruzzo – e che deve rappresentare la direzione che tutte le istituzioni devono tracciare. No alla guerra, si al dialogo, si a una nuova umanità che in questi anni di difficoltà abbiamo imparato a conoscere”.