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Teramo. Editoria: presentazione del primo volume dell’edizione critica dell’opera omnia del poeta dialettale teramano Luigi Brigiotti “STRATA FACÈNNE E L’HÌDDRE PUESÉJE”

 

 

Venerdì 27 maggio 2022 , ore 17,30 – Biblioteca Delfico – Teramo

Luigi Brigiotti (1859-1833) è il più grande poeta dialettale teramano e seppe rappresentare l’animo e la cultura della sua gente con versi celebrati in tutta la regione, imponendosi nel panorama letterario abruzzese negli stessi anni in cui il “divino” Gabriele d’Annunzio, con il suo cenacolo, sperimentava la musicalità del vernacolo.

La notorietà di Brigiotti, dapprima ristretta alla sola provincia teramana, quando nell’ultimo scorcio dell’Ottocento prese le mosse a partire dall’insegnamento di Fedele Romani, poi fu grandissima in tutta la regione nei primi tre decenni del Novecento, dopo aver preso parte a numerosi incontri di poeti dialettali abruzzesi, che si svolsero in diversi centri, a partire dal Teatro di Palena, nel tentativo di uno scambio di esperienze da cui potesse derivare la ricerca di un dialetto comune regionale, di una “koiné” che potesse riassumere lessicalmente le forme e le movenze filologiche dell’intera area abruzzese.

Partecipando alle diverse edizioni della “Maggiolata abruzzese”, anche il teramano Brigiotti vide magistralmente messi in musica alcuni suoi versi, in canzoni assai popolari che assursero anch’esse ad una grande notorietà.

Purtroppo le poesie di Brigiotti, pubblicate, ma quasi disperse, in diversi numeri di giornali locali teramani e abruzzesi, sono diventate con il tempo introvabili, reperibili e fruibili solo mediante consultazioni archivistiche specializzate nelle emeroteche teramane e regionali, non essendo state pubblicate che parzialmente in due edizioni (con il titolo tratto da quello della sua più celebrata poesia, “Strata facenne”): la prima risalente al 1929, quando il poeta era ancora in vita (Teramo, Edizioni La Fiorita), e la seconda postuma, del 1959, curata dal figlio, il principe del foro teramano avv. Serafino Brigiotti (Pescara, Editor. Trebi).

In entrambe queste due edizioni, peraltro assai datate, la maggior parte della produzione poetica di Brigiotti non trovò posto, trattandosi in tutti e due i casi di sillogi dal carattere antologico, sì che una parte preponderante dei versi di un autore a cui giustamente la città di Teramo ha intitolato una delle vie del centro storico per il suo indubbio valore poetico) è da ritenersi sostanzialmente inedita e per nulla conosciuta.

ELSO SIMONE SERPENTINI, già docente di storia e filosofia e collaboratore e direttore di periodici e testate radiotelevisive, dopo aver pubblicato Storia del calcio teramano 1913-1982 (1982) e Consigliere si calmi (1990), in cui proponeva uno studio del linguaggio politico usato nelle assemblee pubbliche elettive, nel 2001 ha dato vita alla collana La Corte! Processi celebri teramani (nella quale sono stati finora pubblicati trentasei volumi), in cui ricostruisce crimini e relative vicende processuali con uno stile narrativo che, ispirandosi ad una scrittura postmoderna, unisce il rigore documentaristico alle tecniche descrittive della letteratura gialla classica.

Nel 2004 ha dato vita alla collana Briganti d’Abruzzo (sono apparsi finora cinque volumi sul brigantaggio medievale e rinascimentale). Nel 2008 ha pubblicato la prima traduzione in italiano moderno del capolavoro della letteratura spagnola barocca Il Criticone, di Baltasar Gracián (1651/57). ). Nel 2009, insieme con lo studioso francese Maurice Mauviel, ha pubblicato Enrico Sappia, Cospiratore e agente segreto di Mazzini, una biografia assai documentata di un protagonista e testimone dei principali fatti storici europei dalla fondazione della Repubblica Romana ai primi anni del Novecento, curando nel 2016 i suoi Scritti abruzzesi, una serie di articoli pubblicati dal 1879 al 1886 con lo pseudonimo Enrico Sappia De Simone.

Studioso di storia della Massoneria, è autore di All’Oriente di Teramo. La Massoneria teramana tra storia e cronaca (2014), con Loris Di Giovanni di Storia della Massoneria in Abruzzo (2019), con Loris Di Giovanni e Roberto Carlini Il manoscritto di Pianella. Un catechismo abruzzese del primi dell’Ottocento (2019) e con Loris Di Giovanni, Marcello Mazzoni e Emidio D. De Albentiis Fabrizio Padula. Il medico, il politico, l’artista, il massone (2020).

Ha curato, nell’ambito dello studio della storia teramana, Solo il piccone. Come fu abbattuto il Teatro Comunale di Teramo (2015), Teramo e il cinematografo (2015), Teramo e il teatro lirico (2016), Teramo e il teatro di prosa (2017), Teramo e il teramano negli anni della guerra civile (2017), Tempo Nuovo. Il Fascismo Repubblicano teramano (2018), Il postfascismo a Teramo e nel teramano (2019). Nel 2017 ha pubblicato Ritorno a Spinoza, una quasi autobiografia filosofica.

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