Seducenti, a volte giocherellone, talvolta furbette: sono le fate che affascinano i grandi ma anche i bambini, che associano a queste figure la bontà ed il potere del “dono”.
Lo scrittore abruzzese Peppe Millanta impegnato nel nuovo progetto “Macchemito”, rubrica a cura di Paolo Pacitti, con riprese e montaggio di Sem Cipriani all’interno di Buongiorno Regione, su Rai3 ha visitato luoghi noti per le leggende sulle fate per questa seconda puntata.
Il viaggio verso la ricerca di ciò che non è visibile immediatamente agli occhi ha portato Peppe Millanta alla scoperta delle Grotte del Cavallone tra Lama dei Peligni e Taranta Peligna, nel chietino, all’interno del Parco Nazionale della Maiella, dove secondo la leggenda le fate, così belle e leggiadre sono “di casa” ed un tempo aiutavano gli umani con sogni premonitori e doni, scatenando però l’ira degli dei che, contrariati, hanno adottato provvedimenti contro di loro. Come ogni leggenda però, l’eco in tempi moderni lascia spazio all’immaginazione, e per i più sognatori è fonte di ispirazione.
Importante è stato l’intervento, in questa puntata, della demoantropologa Adriana Gandolfi che rispetto alle fate ha sottolineato come risultino essere “creature dell’invisibile che sono presenti in tutte le culture, non soltanto mediterranee e sono la necessità simbolica di accompagnarsi alla natura ed avere un aiuto dall’ultraterreno positivo, avere il mezzo per migliorare sempre e trovare ogni risorsa: le fate infatti ci fanno trovare i tesori”.
La leggenda sulle fate caratterizza un altro borgo d’Abruzzo, Roccacasale (Aq), facente parte dell’unione dei comuni Terre dei Peligni: secondo la tradizione infatti qui le fate vivono in una dimensione parallela e per raggiungere il mondo degli umani utilizzano varchi speciali, che vengono ben illustrati nel servizio andato in onda, ieri su Rai3 e che è possibile rivedere anche su https://www.facebook.com/
L’appuntamento con “Macchemito” e tutto ciò che affascina ma non si conosce in Abruzzo, è previsto fra due settimane.