Paladini giganti, entità ciclopiche: in Abruzzo ci sono i giganti, ed ancora visibili sono raccontati dallo scrittore Peppe Millanta nella nuova puntata di “Macchemito”, di Paolo Pacitti con riprese e montaggio di Sem Cipriani andata in onda su “Buongiorno Regione”.
E’ impossibile non rimanere stupiti davanti a mura così grandi, erette in epoche così remote e definite “giganti” che sono presenti in diverse culture; i giganti di Monte Pallano (Ch) vengono descritti come essere enormi; pastori che ogni giorno partivano con i loro lunghi passi e rientravano a sera venivano definiti paladini, in assonanza forse con “Pallano”.
Le mura ciclopiche rimandano agli stessi “ciclopi” che come spiega il Professor Carmine Catenacci: “sono personaggi di rilievo nella mitologia classica. I mitografi antichi ne individuavano tre tipi: i ciclopi figli di Urano e Gaia, quelli amici di Polifemo e i ciclopi costruttori, esseri dotati di forza abnorme e forza sovrumana, capaci proprio per questo di costruire opere imponenti e colossali, soprattutto mura poligonali di cui restano tracce sia in Grecia che in altre parti del Mediterraneo”.
Sono creature gigantesche utili anche per spiegare fenomeni geologici come accade, nel chietino, alle Morge di Gessopalena dove Sansone, seconde la leggenda portò l’enorme e caratteristico masso da Palena a Gessopalena, mentre alla Madonna del Lago di Moscufo (Pe), il famoso “bicchiere” di fronte alla Chiesa sarebbe legato alla leggenda dei giganti.
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