Su proposta della direzione dei Musei Civici, l’intervento di restauro finanziato dal Gruppo Medico D’ Archivio, in collaborazione con Coccia Costruzioni, ha offerto la possibilità unica di osservare da vicino la statua, simbolo di Giulianova.
Alle 11 in punto di questa mattina è iniziata nella gipsoteca “Raffaello Pagliaccetti” la visita guidata del primo gruppo di visitatori che, nei giorni scorsi, avevano prenotato l’incontro ravvicinato con la statua bronzea di re Vittorio Emanuele II . E’ stata per tutti un’opportunità unica, quella di osservare da vicino l’opera di Pagliaccetti che dal 1894 domina piazza della Libertà. Il Gruppo Medico D’ Archivio, finanziatore del restauro, la ditta “Coccia Costruzioni”, che ha allestito un ponteggio ampio e sicuro, il Polo Museale civico, che ha ideato la proposta, hanno offerto la possibilità irripetibile di guardare il re negli occhi, di avvicinarglisi al petto, al braccio alzato che stringe il berretto. Tutt’attorno, il panorama della piazza chiusa a est dal mare e dal Belvedere.
L’opera di restauro del monumento ha avuto dunque un piacevolissimo “effetto collaterale”: all’intervento conservativo si è infatti aggiunta una proposta di conoscenza tattile, visiva e contestualmente storico-artistica.
Il direttore ed il personale dei Musei Civici hanno dato il via al tour dei primi dieci visitatori nella gipsoteca Pagliaccetti; quindi, lo stesso direttore Sirio Maria Pomante e la restauratrice Valentina Muzii, hanno accompagnato il gruppo nella “salita” al monumento. Per l’ Amministrazione Comunale, era presente il Vice Sindaco Lidia Albani.
La dottoressa Muzii, che sta coordinando l’operazione di restauro, ha spiegato efficacemente le tecniche di depolveratura e pulitura adottate. Prima di procedere, ha precisato, è stata portata a termine un’indagine sullo stato di conservazione del monumento. 130 anni di esposizione all’aria umida di mare hanno aggiunto, all’inevitabile deposito di polvere e agenti inquinanti, una considerevole dose di sabbia. Non solo. Il monumento a Re Vittorio Emanuele è stato colpito da quello che è comunemente chiamato “cancro del bronzo”, un’alterazione permanente e irreversibile, capace di ingenerare un grave processo corrosivo. Il marmo del basamento, inoltre, è afflitto dalla presenza di batteri che hanno causato l’annerimento della superficie. Il restauro conservativo è stato condotto con attenzione e sensibilità massime. A fine luglio, in coincidenza con il venticinquesimo compleanno del Gruppo D’Archivio, la statua, simbolo di Giulianova, sarà restituita alla città.