Le esternazioni odierne dell’avvocato Francesco Mastromauro sulla gara d’evidenza pubblica che ha portato all’affidamento del servizio di igiene urbana, spingono l’assessore Giampiero Di Candido a fare nuovamente chiarezza sulle procedure d’appalto. La speranza è che sia questa la volta buona per chiudere definitivamente la questione e per tornare ad investire le proprie energie su vicende di sicuro più meritevoli e sensate. La leva utilizzata oggi da Francesco Mastromauro per sollevare la polemica è quella della sentenza del Consiglio di Stato circa la correttezza della graduatoria stilata. “Prendiamo atto della sentenza – afferma Di Candido – ma non senza ricordare che la graduatoria è stata stilata da una commissione composta da un dirigente comunale e da due membri esterni. Per la selezione di questi ultimi, è stato pubblicato un apposito bando pubblico con successiva estrazione a sorte tra i candidati risultati idonei. L’intera procedura è stata gestita sulla piattaforma informatica Asmecom. La vicenda che continua ad occupare Francesco Mastromauro – conclude l’assessore – riguarda due ditte private. All’ Amministrazione Comunale non interessa chi svolge il servizio di igiene urbana in città ma solo la qualità del servizio stesso. Con questo credo di aver reso conto del dovuto. Al contrario, non c’è ancora chiarezza su come l’avvocato Mastromauro sia entrato in possesso della documentazione inerente la vicenda. I cittadini giuliesi, e noi con loro, stiamo aspettando da tempo le sue esaustive spiegazioni”.
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