Abruzzo

Abruzzo. Liberal-Socialisti: LETTERA APERTA al Senatore PICCONE

In basso la lettera aperta inviata qualche giorno fa alla segreteria del Coordinatore Regionale del Popolo della Libertà, il Sen. Filippo Piccone.

LETTERA APERTA al Senatore PICCONE

I LIBERALSOCIALISTI ABRUZZO hanno partecipato convinti alla costituzione di una coalizione politica per le elezioni regionali prima, provinciali e comunali poi, dimostrando coerenza nelle scelte. L’apporto determinante dato alla coalizione ha peraltro dimostrato il forte radicamento territoriale dei socialisti soprattutto in provincia di Teramo.

Vorremmo continuare questo percorso nelle prossime consultazioni amministrative, in importanti comuni dell’Abruzzo, all’interno della stessa coalizione.

Tale volontà non ci impedisce tuttavia di cogliere, soprattutto all’interno della coalizione, un senso di “di sfilacciamento e di improvvisazione”, oltre che di evidente difficoltà nell’attuazione del programma di governo regionale.

Le aspettative e le speranze di quanti, come noi, ritenevano necessario avviare un reale processo di cambiamento nel governo della Regione Abruzzo appaiono un ricordo, non soltanto per effetto del terremoto che ha drammaticamente colpito la città dell’Aquila, sconvolgendo nei fatti il filo politico della programmazione, ma anche e soprattutto per l’improvvisazione politica e legislativa tipica di gruppi autoreferenziali del Popolo della Libertà.

I fatti ci sembrano oltretutto avvalorare un malessere sempre più crescente, non solo per il venir meno di quella partecipazione programmatica promessa ieri, di cui a tutt’oggi non si ha alcuna percezione, ma per la sensazione che si sia oramai sedimentata la tecnica del governo di gruppi esclusivi, che si fa fatica a definire di amici, la cui azione non trova alcun riscontro nei risultati del governo di una Regione sospinta verso i livelli parametrici dell’Obiettivo 1, di comunitaria memoria.

La nostra sensazione, al di là di recenti gravi fatti che hanno coinvolto autorevoli rappresentanti della giunta Regionale, è che si sia smarrito l’obiettivo del perseguimento di quella politica con la P maiuscola tanta cara al presidente Chiodi e da noi totalmente condivisa.

La realizzazione di un tavolo politico permanente, più volte inutilmente proposto, permetterebbe quell’inclusività di cui si coglie la necessità.

La sua negazione darebbe il segno ulteriore di politiche di basso profilo, affidate a politicanti che rifuggono da qualsiasi confronto, interno ed esterno alla coalizione di governo, probabilmente nel timore di affrontare i problemi e competere con il mondo reale, costituito da tante famiglie abruzzesi che non possono ovviamente riconoscersi nell’idilliaco modello della famiglia del Mulino Bianco.

10 ottobre 2010

Il Segretario  “LIBERAL-SOCIALISTI ABRUZZO”

Alessandro PAVONE

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