Cultura & Società, In rilievo, Libri in vetrina, Ricordi di guerra

Sabato 25 maggio 2024, alle ore 18:00, presso Villa Filiani a Pineto, si terrà la presentazione del libro “Internatite: Una voce inascoltata dai campi fascisti (1940-1943)”

PINETO, 25 maggio 2024 – Sabato 25 maggio 2024, alle ore 18:00, presso Villa Filiani a Pineto, si terrà la presentazione del libro “Internatite: Una voce inascoltata dai campi fascisti (1940-1943)”, edito dalla Round Robin Editrice. Questo evento è organizzato dalla sezione ANPI di Pineto con il patrocinio del Comune di Pineto.
Il libro, curato da Giuseppe Lorentini, dottorando all’Università degli Studi del Molise, documenta le drammatiche esperienze di internamento nei campi di concentramento fascisti abruzzesi di Corropoli (TE) e Casoli (CH), attraverso gli scritti di Fortunat Mikuletič, avvocato sloveno triestino internato come antifascista durante la Seconda Guerra Mondiale. La narrazione diretta e in “tempo reale” di Mikuletič offre una prospettiva intensamente personale sulle sofferenze e la vita quotidiana all’interno di questi campi.

“ In questo periodo particolarmente delicato e difficile per l’Italia e per il resto del mondo –dichiara Rita Trinchieri responsabile dell’ANPI di Pineto- è fondamentale conoscere la Storia da cui veniamo. Oggi si sente vicino un’operazione revisionista tendente a smantellare le resistenze del popolo relative anche al periodo storico trattato nel libro“Internatite” e a negare le lotte attraverso il dissenso, punito con la deportazione, il confino, i massacri o con gli omicidi. In questo tempo diventa sempre più importante raccogliere l’eredità che ci è stata consegnata e questo si può fare solo se la si riconosce per poterla trasmettere alle giovani generazioni provando a costruire tutti insieme, trasversalmente, una società più giusta, accogliente, meno indifferente, nel rispetto dei diritti di tutti, contro ogni forma di razzismo come ricorda la nostra Costituzione con un unico obiettivo: la Pace”.
Seguirà un dialogo tra il curatore, Giuseppe Lorentini, e Antonio Leone, giornalista e collega di Lorentini, che discuteranno l’importanza storiografica dell’opera e le sue implicazioni contemporanee.
Un’occasione per riflettere su come il passato informa la nostra comprensione dei diritti umani e della giustizia oggi, stimolando un dibattito attivo tra i partecipanti e rappresentando un’opportunità imperdibile per chiunque sia interessato alla storia contemporanea e alla memoria storica e non sia solo un momento di ricordo, ma anche di profonda riflessione storiografica.

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