Tutto pronto per sabato 23 novembre in piazza Martiri della Libertà a Teramo, dove alle 10.30, in contemporanea con altre città italiane, saranno festeggiati i 25 anni di Nati per Leggere. Un appuntamento con sorpresa aperto a tutta la cittadinanza e dedicato all’importanza della lettura in famiglia, una pratica di salute capace di creare legami e coltivare relazioni.
L’appuntamento è organizzato nell’ambito della Settimana nazionale Nati per Leggere, programmata ogni anno dal 16 al 24 novembre e istituita nel 2014 per promuovere il diritto alle storie delle bambine e dei bambini. Un incontro importante, che si tiene contemporaneamente in numerose città italiane (dal paese più piccolo alla città più grande) e che anche le lettrici volontarie NpL della provincia di Teramo, Castelnuovo, Montorio, Val Vibrata, Pineto hanno accolto con grande entusiasmo.
Tanti i soggetti coinvolti che lavorano per rendere Teramo un luogo di eccellenza per la promozione culturale della provincia intera: l’Istituto Comprensivo Teramo1 Zippilli-Noè Lucidi (che ospita il Presidio locale), la Biblioteca provinciale M. Delfico, promotore con il Comune di Teramo del Patto per la lettura, Teramo Children, Onde Libere e l’Asilo nido Pollicino di Pineto.
Appuntamento, dunque, a sabato 23 novembre alle 10.30 in Piazza Martiri, all’inizio di Corso San Giorgio, dove le volontarie aspettano con tante sorpresegenitori, bambine, bambini e tutte le persone interessate.
Nati per Leggere, il programma sviluppato dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino, è nato ad Assisi nel 1999 da un piccolo gruppo.In un quarto di secolo l’esperienza si è diffusa capillarmente in tutte le regioni italiane, coinvolgendo un numero sempre maggiore di volontari e volontarie, famiglie, pediatri e pediatre, bibliotecari e bibliotecarie, educatori ed educatrici.
Tutti e tutte sono accomunati dalla consapevolezza che leggere insieme ai bambini e alle bambine non solo è bello, ma fa bene: favorisce il loro sviluppo cognitivo e psico-affettivo, previene lo svantaggio socio-culturale. Le storie, infatti, sono capaci di tessere e creare legami a partire dalla voce, potentissimo strumento di relazione.
Esse sono un diritto di tutti i bambini e le bambine, perché costituiscono quelle esperienze in grado di proteggere i più piccoli dalla solitudine e dalla povertà educativa e culturale.
Le parole e le immagini dei libri di qualità, inoltre, sono una fonte inesauribile di stimoli che, se offerti precocemente e con continuità, incidono profondamente sull’itinerario di vita di ogni persona: non sono solo l’esperienza e l’osservazione a confermarcelo, ma le evidenze scientifiche delle neuroscienze.
Per saperne di più:
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Pina Colleluori, Referente provinciale TeramoNpL- tel: 3404691370