Abruzzo

Pescara città lontana dai giovani

Pescara città lontana dai giovani


A seguito della manifestazione di questa mattina presso il Consiglio Comunale di Pescara, la SO.HA – GiovaniCittadiniAttivi rende note le motivazioni che hanno spinto l’associazione a tale iniziativa.

La cronaca dei nostri giorni parla chiaro: “In Italia la crisi la pagano i giovani”. La disoccupazione è arrivata al 20% (mai così alta da dieci anni a questa parte), e il tasso di occupazione tra i lavoratori precari e atipici è sceso vertiginosamente in soli due anni. Questi drammi, oltretutto, si vanno a sommare ad un quadro salariale d’ingresso nel mondo lavorativo tra i più bassi in Europa (diminuito ulteriormente dell’11% negli ultimi dieci anni). (Fonte: Dati Istat). Come ben sappiamo, questa realtà ha creato delle ripercussioni a livello locale, dove la nostra associazione, formata da giovani volontari, vive e respira. Siamo ragazzi che vivono le problematiche del territorio, e ci sforziamo di portare avanti alcune iniziative che riteniamo vicine e importanti. L’attivazione di un servizio di trasporti notturni, la costruzione di una biblioteca comunale (con annessa sala studio) , la modifica del regolamento di accesso alle strutture di asili nido comunali e il sostegno ai giovani in locazione temporanea sono soltanto alcune delle problematiche per le quali ci stiamo battendo. Vogliamo accendere i riflettori su ognuna di queste piccole battaglie.

Più nello specifico, per combattere la piaga delle stragi del sabato sera e consentire a un qualsiasi ragazzo che abita in periferia, magari con un genitore in cassa integrazione, che non può permettersi l’acquisto di un motorino, chiediamo l’istituzione di un servizio di autobus notturni, che colleghi gli estremi della nostra città. Questo è un importante servizio, già presente nelle maggiori città italiane ed europee che, oltre a ridurre gli incidenti e le stragi, incentiva l’uso dei mezzi pubblici e afferma un importante diritto: quello alla mobilità notturna. Ci chiediamo perchè un ragazzo che non ha una florida situazione economica debba per forza di cose rimanere a casa senza avere la possibilità di vivere una vita sociale dignitosa? E perchè un ragazzo, assunto con contratto a tempo determinato che non può permettersi di ottenere un prestito per l’acquisto di un mezzo di locomozione proprio, deve per forza rimanere a casa la sera? Queste stesse domande vengono poste alle istituzioni, all’Assessore alla mobilità Fiorilli e al Presidente della Gestione Trasporti Metropolitani Michele Russo , i quali si mostrano sensibili e si dichiarano disposti a risolvere questo problema. Tuttavia, dopo una prima apertura, lo stop viene direttamente dalla segreteria del vicesindaco: i circa cinquemila euro al mese necessari non sono disponibili e, per mancanza di fondi, la nostra richiesta e le cinquecento firme raccolte finiscono nel dimenticatoio. Tutt’ora, il Comune di Pescara sembra aver totalmente messo da parte la questione nonostante il consiglio abbia approvato una mozione all’unanimità per l’istituzione del servizio.

Un forte tema di attualità è rappresentato dalla lotta per l’accesso agli asili nido comunali. La nostra associazione chiede la modifica del regolamento e l’introduzione di un criterio che, a parità di reddito e di situazione familiare, possa leggermente agevolare i figli dei genitori sotto i trent’anni nell’accesso alle strutture comunali dato che, gli stessi, hanno presumibilmente i padri e le madri ancora in età lavorativa e quindi non possono contare sull’aiuto dei nonni per tenere i bambini. Dopo un iniziale incontro con l’Assessore Cerolini ci è stato risposto che il criterio da noi proposto non è accettabile.

Inoltre, come può rendersi indipendente dal nucleo familiare un giovane che, in seguito alla crisi economica, ha perso il lavoro o percepisce uno stipendio al di sotto di una soglia che gli permetta di vivere dignitosamente? Noi chiediamo al comune di erogare un sostegno proprio a quei giovani e consentire loro, a parità di reddito, un vantaggio nella graduatoria di assegnazione di una casa temporanea. Abbiamo incontrato l’Assessore alle politiche abitative Del Trecco, ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto notizie ufficiali in merito alle nostre proposte.

Fermo restando che la nostra associazione ritiene positiva la presenza capillare sul territorio di tanti centri sociali per anziani, chiediamo che almeno una struttura della città venga destinata alla realizzazione di un centro sociale e di produzione culturale permanente destinato ai giovani. La cultura, si sa, nasce dall’incontro, dal confronto, ma soprattutto dalla lettura e dallo studio personale.

Vista la gravissima situazione in cui versano sia la Biblioteca Provinciale che quella Regionale chiediamo che il comune costruisca immediatamente una Biblioteca Comunale con annessa sala studio, che rimanga aperta anche di sera, per rispondere alla crescente domanda di luoghi dove studiare e socializzare proveniente dalla comunità dei giovani pescaresi.

Cosa intende fare il comune? Continuare a far finta di nulla o iniziarsi ad occupare seriamente del problema? Nel caso si continuasse con questa ignavia saremmo costretti a costruire e organizzare forme pacifiche ed inedite di protesta al fine di porre la questione al centro dell’azione politica dell’amministrazione comunale.

Noi crediamo fermamente che solo la produzione autonoma di cultura e spazi di socialità possono davvero porre rimedio alla “devianza giovanile” e nel frattempo aiutare i giovani a far emergere le potenzialità creative di cui, notoriamente, essi dispongono.

La SO.HA – GiovaniCittadiniAttivi


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