Cultura & Società

Pescara. Martedì 3 maggio 2011 alle ore 16,30 presso la sala del Museo “Vittoria Colonna” di Pescara l’A.C.M.A e l’associazione di psicoanalisi Jonas

Martedì 3 maggio 2011 alle ore 16,30

presso la sala del Museo “Vittoria Colonna” di Pescara

l’A.C.M.A e l’associazione di psicoanalisi Jonas

presentano la proiezione del film documentario di Marcello Tedesco

Fare l’anima, l’anoressia di Marta

A seguire tavola rotonda sui disturbi del comportamento alimentare.

Ingresso libero

FARE L’ANIMA l’anoressia di Marta
un film documentario di Marcello Tedesco

Marta, una ragazza anoressica, torna a casa dei genitori dopo aver passato alcuni mesi in una clinica all’estero.

Entrata in un appartamento deserto sente un messaggio alla segreteria telefonica in cui il padre, l’avverte che, a causa di un incidente, lui e la madre non potranno raggiungerla prima di qualche giorno.

Sola, in una casa in cui tutto le ricorda l’insorgere del suo male, Marta trascorre tre giorni, finché decide di partire per andare a vivere all’estero con un ragazzo conosciuto nella clinica dove era stata ricoverata.

Marcello Tedesco

Biografia:
Marcello Tedesco è nato a Bologna il 8/11/1979, vive e lavora a Bologna. Si è laureato nel 2007 all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Alcuni suoi lavori video sono nell’archivio della G.A.M di Torino e al Care/of di Milano. I film sono stati proiettati in diversi cinema, festival e gallerie in Italia e all’estero.

Videografia:
– Recit pour les enfantes de Sainte Marì (4 episodi da 10’, video b/n, 1999/2002)
– Mi ama mi risponde (7’, video b/n 2003)
– Basanizain (7’, video b/n 2003)
– La notte ciclica (8’, video colore 2004)
– No Sete (3’ in loop, v ideo colore 2007)

Filmografia:
– Vita di Diogene (90’, pellicola b/n, 2003)
– La ballata del vecchio marinaio (50’, video b/n, 2005)
– Storia di un’ anima (65’, video colore, 2006)
– L’ombra e la grazia (35’, video colore, 2007)
– Fare l’anima, l’anoressia di Marta (43’, video colore, 2008)
– Memoriale (work in progress, video colore)

Questo documentario è  stato reso possibile grazie alla lunga amicizia che lega l’autore del film alla protagonista, che dopo dieci anni di anoressia e di isolamento ha deciso di raccontare la sua  esperienza, rompendo così un lungo silenzio.

Il film inizia col ritorno di Marta  a casa dei genitori dalla clinica dove è stata per lungo tempo in cura.

Questo ritorno alle “origini” costringe Marta ad affrontare i problemi che sono stati causa del suo malessere: il rapporto con i genitori, il senso di isolamento dal resto degli uomini e l’impossibilità di una comunione con essi, le aspettative di affetto deluso ecc.

Ritrovare i fantasmi da cui pensava di essere stata liberata indurrebbe Marta sulla soglia della disperazione se non fosse per la capacità acquisita di riconsiderare  il suo male, e in generale la sua vicenda umana, in una prospettiva nuova, illuminata da un fuoco “scoperto” proprio grazie alla malattia.

La ferita così illuminata, e quindi resa visibile, si carica di bellezza e di senso, aprendo perciò una possibilità inedita nella vita di Marta.

Il lavoro propriamente registico tenta di rendere presente e visibile queste dinamiche, fuggendo un linguaggio troppo brutale o televisivo, preferendo invece un registro poetico e minimale che si avvicina al cinema di fiction, pur non essendolo. Infatti la protagonista del film non segue un copione né una sceneggiatura: tutte le scene sono frutto di un lavoro “in diretta”, quasi un auto ipnosi che lascia fatalmente intravedere quanto c’è di più profondo e difficilmente esprimibile.

In un certo senso si potrebbe dire che Marta, accettando di rivedere i luoghi, le persone, che di fatto hanno messo in lei il germe dell’anoressia, ha accettato non senza pericolo di riviverla.

Consegnandosi ad essa è entrata in una agonia, nella quale il male stesso, la sua oscurità, è attratto alla luce della parola, dell’immagine, e dentro questi confini viene trasfigurato.

Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese
Via Firenze 99 – 65122   Pescara
+39 085 4210031

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