Italiani all'Estero

USA. LA COMUNITA’ ITALIANA DI CALIFORNIA IN LUTTO PER LA PERDITA DI STEVE GIULIO INGLESE

LA COMUNITA’ ITALIANA DI CALIFORNIA IN LUTTO PER LA PERDITA DI STEVE GIULIO INGLESE

di Tony Ghezzo

LOS ANGELES – Spesso la perdita di un caro amico causa gran dolore e angoscia alle persone che lo conoscevano, lo stimavano ed erano parte della sua vita. Specialmente nel caso di Steve  Giulio Inglese, molte sono le persone che sono rimaste paralizzate dal dolore quando hanno saputo della sua improvvisa scomparsa. Steve era amato da tutti coloro che avendolo conosciuto di persona lo apprezzavano intensamente per la sua sincerità e per il suo modo palese di affrontare i problemi. Era amato da tutti coloro che lo conoscevano per il modo semplice e sincero di conversare. Steve, probabilmente per il fatto che fin da giovane si era dovuto adattare ad una vita molto complessa, aveva un’attitudine semplice e genuina verso i problemi di ogni genere, per Steve era importante risolvere i problemi non di ricercarne le cause. E lo faceva sempre con pazienza e con una congenita disinvoltura. Tutti coloro che avevano avuto la fortuna di conoscerlo di persona, sono rimasti profondamente addolorati quando hanno saputo della sua morte. La comunità italiana lo ha sempre considerato un pilastro sul quale potevano contare fiduciosi e costruirci sopra un edificio. Steve aveva una famiglia modello, grazie anche alla moralità di Mercede, la moglie adorata; insieme avevano insegnato ai loro figli la via della rettitudine e dell’onore. Stefano era anche una persona intelligentissima ed umile allo stesso tempo, una persona ben preparata avendo saputo imparare dall’esperienza della vita. Steve era anche una persona pratica che con l’aiuto di arnesi era capace di costruire nel suo garage qualsiasi oggetto o qualsiasi strumento.

Ricordo quando qualche anno fa Steve mi accennò che entro due settimane sarebbe partito per il Cile quale delegato del CRAM della Regione Abruzzo per rappresentare gli Abruzzesi della California nella convenzione internazionale di Santiago. Mi spiegò che nella capitale del Cile avrebbe incontrato i delegati abruzzesi di 32 nazioni allo scopo di consolidare non solo i rapporti tra le varie comunità abruzzesi di differenti parti del mondo, ma di escogitare il modo più effettivo per sovvenzionare le sedi più bisognose in paesi poveri e costruire scuole dove i figli di emigranti italiani potessero studiare ed imparare la gloriosa storia della madre patria, l’Italia. Il soggetto m’interessò subito, per cui gli feci una serie di domande, concludendo che avrei avuto piacere di partecipare al viaggio a Santiago. Steve mi disse che la Regione Abruzzo avrebbe provveduto a coprire le spese di viaggio e di soggiorno ma solo per lui; Mercede invece, avrebbe dovuto pagare tutte le spese, compreso il viaggio in aereo. Dissi a Steve che se mi fossi unito a loro avrei provveduto a pagarmi il viaggio al completo, incluse le spese di soggiorno in hotel ed altre eventuali. Avendo ottenuto il consenso di di unirmi a loro nel viaggio in Cile, Steve ed io ci recammo ad un’agenzia turistica in Pasadena, agenzia specializzata in viaggi nel Sud America. L’agenzia è ubicata nel Colorado Blvd e la titolare dell’agenzia era una simpatica signora nativa dell’Argentina la quale fu la persona ideale per preparare una raccolta di informazioni che avrebbe compreso la prenotazione degli alberghi e delle escursioni, molto interessanti, incluso un soggiorno di qualche giorno a Buenos Aires in Argentina, uno a Rio di Janeiro in Brasile ed un’escursione delle famose cascate di Iguazu, le più grandi cascate nel mondo ed una fantastica crociera sul fiume Iguazu. Tutto insieme fu un viaggio meraviglioso che rimarrà sempre nella nostra memoria. Sono contento che Steve acconsentì a fare quel viaggio in Sud America perché quello fu in verità il suo ultimo viaggio turistico, prima di lasciare per sempre la famiglia e gli amici.

Steve Giulio Inglese era nato a Sulmona, in Abruzzo, il 25 dicembre 1933. Frequentò le scuole locali dove completò due anni di scuole medie-superiori. Nel 1949, all’età di 16 anni, emigrò a Caracas, nel Venezuela, dove il padre lavorava già da qualche anno. Steve fu assunto in una fabbrica meccanica e nel 1953 fu promosso supervisore. Successivamente, lavorando in tandem con il caporeparto, ebbe l’opportunità di ottenere un importante contratto con l’agenzia governativa responsabile per la modernizzazione delle ferrovie nel Venezuela. Steve, che è sempre stato un genio per la costruzione di strumenti nuovi, inventò uno scambio ferroviario che fu istallato immediatamente in tutte le ferrovie venezuelane. Durante questo periodo, avendo conosciuto di persona dei funzionari italiani, riuscì con il loro consenso ad aprire un’agenzia di collocamento per emigranti italiani appena giunti dall’Italia. Nel 1955 Steve emigrò negli USA, a Los Angeles, dove si riunì finalmente con i suoi due fratelli Ennio e Bart. Motivato dal desiderio di migliorare il suo grado d’istruzione, nel febbraio del 1956, Steve si iscrisse all’Università di Valley College di Los Angeles, dove riuscì a frequentare solo un anno prima che il governo lo reclutasse nell’esercito americano, nell’aprile del 1957. Dopo due anni nel US Army fu congedato con il grado di sergente e fu felice di tornare a studiare al Valley College di Los Angeles, dove ottenne un diploma (bachelor) in ingegneria meccanica e di computer processing.

Verso la fine del 1959 divenne membro dell’ICF (Federazione Cattolica Italiana) #67, quando Fr. Luigi Donanzan divenne Pastore della Chiesa di San Pietro in Los Angeles. Divenuto presidente della ICF #67, fu scelto a far parte della Commissione per generare fondi per la costruzione della CASA ITALIANA che fu costruita nell’adiacenza della Chiesa di San Pietro ed alcuni anni dopo per la costruzione della VILLA SCALABRINI, per ospitare persone anziane d’origine italiana. Successivamente, divenuto membro della Federated, fu eletto Assistente V.P. per la celebrazione dell’Anniversario di Cristoforo Colombo. Nel 2002 fu membro di Unico, della  Società Santa Lucia, del Club Italia, fu fiduciario dell’Associazione Abruzzesi & Molisani di California, co-fondatore e presidente della Commissione delle Città Gemelle e delegato US del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (CRAM).

Nel 1971 Steve fu impiegato nella Società dell’Acqua e dell’Elettricità di Los Angeles (L.A. Department of Water & Power) dove si distinse con onore per 27 anni; durante gli ultimi 18 anni in qualità di Caporeparto. Negli ultimi mesi del 2000 Steve fu eletto Delegato US del Consiglio Regionale dell’Emigrazione e dell’Immigrazione in Abruzzo e, nel 2005, Delegato US del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo. In questa veste, autorizzato dalla Regione, ha viaggiato in diverse nazioni del mondo per partecipare a conferenze internazionali allo scopo di migliorare i rapporti con la Regione e per provvedere aiuti economici e assicurazione sulla salute agli Abruzzesi residenti in paesi poveri.

Nel 1999, per conto degli Abruzzesi & Molisani di California, Steve ebbe un ruolo importante nello tessere rapporti di amicizia tra il Sindaco John Greiner della città di San Juan Capistrano in California ed il Sindaco Nemo Di Fiore di Capestrano, in Abruzzo, al fine di promuovere il gemellaggio tra le due città che presto divenne una realtà ufficialmente sancita nella Missione di San Juan Capistrano il 23 ottobre 2000 con la partecipazione del Console Generale d’Italia a Los Angeles, Massimo Roscigno e dell’Assistente Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Rubens Piovano. Nell’ottobre 2003 Steve fu onorato dalla città di Capestrano, in provincia dell’Aquila, con un riconoscimento per il suo impegno nel portare a compimento il progetto delle Città Gemelle e riconosciuto con onore dalla Federazione delle Associazioni Abruzzesi in USA (FAA-USA) con il “Distintivo D’Oro” (Golden Pin Award) in riconoscimento del lavoro fatto per mettere in luce il programma degli Abruzzesi & Molisani di California e per aver rappresentato con onore le Associazioni Abruzzesi negli USA nel Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo.

Nel 1965, 46 anni fa, Steve a Pescara aveva  conosciuto Mercede, donna attraente e sensibile che due mesi dopo sposò a Sulmona. Dalla loro unione nacquero due figli, Roberto e David. Oggi essi hanno tre figli ciascuno. Roberto è sposato a Karen e dal loro matrimonio sono nati Miranda, Nicola e Gianna. David è sposato a Cristina (ex Miss El Salvador) ed hanno un maschietto e due bambine gemelle. La comunità della California desidera estendere a Mercede Inglese, ai figli Roberto e David e alle rispettive famiglie sincere condoglianze per la perdita del nostro amato Steve, come pure a Bart, fratello minore di Steve, e alla sua famiglia. Steve Giulio Inglese lascia nella comunità italiana di California una grande eredità di affetti e di buon esempio. Egli ha davvero reso onore, con la sua vita, alla città natale di Sulmona, all’Abruzzo e all’Italia.

tony.ghezzo@charter.net

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