Italiani all'Estero

USA. L’Abruzzo ha perso il suo pilastro in California: Giulio Inglese di Dom Serafini

Ap – Abruzzesi nel mondo


L’Abruzzo ha perso

il suo pilastro in California:

Giulio Inglese

di Dom Serafini

Ai primi di dicembre è deceduto a Los Angeles Giulio Inglese, uno dei pilastri della comunità abruzzese della California. Il 25 dicembre avrebbe compiuto 78 anni. Sempre pronto ad aiutare a realizzare progetti, Giulio era il punto di riferimento per qualsiasi cosa abruzzese.

Alcuni lettori avranno familiarità con vari articoli sulla sua formidabile raccolta di fichi da due piante che aveva importato nel sud della California dalla nativa Sulmona (Aq) nel 1962, oppure sui resoconti della sua attività come componente del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo dal 2000 al 2008.

Ma ci sono altre cose su Giulio (Steve per gli amici americani che altrimenti lo avrebbero chiamato Ghuilio) che, purtroppo, fanno notizia solamente dopo la sua scomparsa.
Poco dopo essere arrivato a Los Angeles nel 1955 per raggiungere I fratelli Ennio e Bart, si mise subito a disposizione della comunità italiana per la realizzazione della Casa Italiana presso la chiesa di St. Peter. In seguito aiutò a fondare Villa Scalabrini, la casa di riposo per gli italiani anziani. Quindi, prima come vice presidente, poi come presidente, Giulio ha servito la filiale 67 dell’Italian Catholic Federation per ben 12 anni a partire dal 1959. In seguito Giulio co-fondó l’Associazione Abruzzesi e Molisani della California, dove ha servito come vice presidente e tesoriere.

Seppur primariamente per l’Abruzzo, le sue attività erano rivolte a tutti gli italiani come organizzatore delle feste di Columbus Day, tesoriere del Club Italia e di Santa Lucia
Society, e socio di varie associazioni italo-americane, tra cui Unico. Ci racconta il suo amico Tony Ghezzo che per arrivare negli Usa, Giulio era passato attraverso il Venezuela dove era emigrato all’etá di 16 anni, dopo soli due anni di scuola superiore, per raggiungere suo padre. Quattro anni dopo, come caposquadra meccanico impegnato a modernizzare il sistema ferroviario di Caracas, era già in grado di aiutare altri immigrati italiani a trovare lavoro. Arrivato negli Usa volle completare gli studi, ma due anni dopo fu chiamato alle armi dove ottenne il grado di sergente e quindi riuscì a laurearsi come ingegnere meccanico solamente dopo sei anni. Nel 1971 venne assunto da DW&P, la societá fornitrice di acqua ed elettricità a Los Angeles dalla quale é pensionato nel 1998.

Raggiunto al telefono per aiutare a fare un sondaggio fra gli italiani, Giulio aveva detto:

«Dom, sto andando all’ospedale per la chemioterapia. Appena torno, mi metto al lavoro.»

Non é più tornato. Giulio lascia la moglie Mercede ed i figli Roberto e Davide.

Nella foto: Giulio Inglese con il figlio Roberto, la moglie Karen e le nipote gemelle.

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